Lo stock di debito pubblico si può abbattere con misure ... - Cnel
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Seminario “<strong>Lo</strong> <strong>stock</strong> del <strong>debito</strong> <strong>si</strong> <strong>può</strong> <strong>abbattere</strong> <strong>con</strong> <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie?”<br />
Con<strong>si</strong>glio Nazionale dell’E<strong>con</strong>omia e del Lavoro – Sala del Parlamentino, martedì 5 giugno 2012<br />
prodotto in passato. A questo ha accennato poco fa Visco. Ed è questa – a ben<br />
vedere – la principale ragione della <strong>di</strong>ffidenza tedesca verso <strong>misure</strong> <strong>di</strong> questo tipo.<br />
Il terzo warning è relativo agli effetti che operazioni straor<strong>di</strong>narie sul <strong>debito</strong><br />
<strong>pubblico</strong> possono produrre sulla crescita e<strong>con</strong>omica.Nel <strong>con</strong>tenimento del rapporto<br />
<strong>debito</strong>/PIL, infatti, anche il denominatore – il PIL – ha un’importanza notevole. Se<br />
l’effetto <strong>di</strong> alcune operazioni <strong>di</strong> <strong>con</strong>solidamento fosse quello <strong>di</strong> aggravare la<br />
reces<strong>si</strong>one, il risultato finale sarebbe negativo,<strong>con</strong> un rischio effettivo <strong>di</strong> entrare in<br />
una sorta <strong>di</strong> “spirale greca”.Sembra s<strong>con</strong>tato e banale sottolinearlo, ma la verità è<br />
che non tutte le proposte che sono circolate nell’ultimo periodo ne tengono <strong>con</strong>to.<br />
Un penultimo warning: non è detto che avere un avanzo primario <strong>si</strong>gnificativo e<br />
tendenzialmente stabile nel tempo <strong>si</strong>gnifichi, come è stato sostenuto anche durante<br />
questa <strong>di</strong>scus<strong>si</strong>one,essere <strong>con</strong>dannati alla crescita zero. Visco ha giustamente<br />
ricordato infatti che, dopo alcuni anni <strong>di</strong> avanzo primario molto <strong>con</strong><strong>si</strong>stente, nel<br />
2000 il nostro Paese aveva ripreso a crescere in maniera sostenuta…..<br />
Importante è certamente la qualità della spesa.Abbiamo drammaticamente<br />
bisogno <strong>di</strong> una seria spen<strong>di</strong>ng review, che in parte è stata già avviata. La speranza è<br />
che i risultati <strong>si</strong>ano migliori <strong>di</strong> quelli che in questo momento sono atte<strong>si</strong> o previsti,al<br />
fine <strong>di</strong> creare le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni per un riequilibrio del rapporto tra spesa corrente – in<br />
particolare quella scarsamente produttiva – e investimenti <strong>con</strong> elevate esternalità<br />
po<strong>si</strong>tive per la crescita e la competitività del paese.<br />
La politica dei “tagli lineari” ha comportato – come qua<strong>si</strong> sempre accade – un<br />
<strong>con</strong><strong>si</strong>stente aumento della pres<strong>si</strong>one fiscale e una riduzione degli investimenti<br />
pubblici molto superiore a quella delle spese correnti improduttive o scarsamente<br />
produttive (che in realtà sono ad<strong>di</strong>rittura cresciute quanto meno in termini<br />
monetari). Non basterà dunque una seria spen<strong>di</strong>ng review per rilanciare gli<br />
investimenti, dato che comunque i vincoli del fiscal compact ci imporranno <strong>di</strong><br />
mantenere per lungo tempo un <strong>con</strong><strong>si</strong>stente avanzo primario e che la priorità andrà<br />
data a una <strong>si</strong>gnificativa riduzione della pres<strong>si</strong>one fiscale sulle imprese e sul lavoro.<br />
Occorrerà dunque por mano <strong>con</strong> più deci<strong>si</strong>one e coerenza a politiche capaci <strong>di</strong><br />
favorire gli investimenti e i finanziamenti privati (nazionali ed esteri)in progetti<br />
idonei a produrre forti esternalità po<strong>si</strong>tive per la crescita e per la competitività del<br />
Paese. Qualche cosa <strong>si</strong> è cominciato a fare <strong>con</strong> la co<strong>si</strong>ddetta ACE; qualche speranza<br />
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