Lo stock di debito pubblico si può abbattere con misure ... - Cnel
Lo stock di debito pubblico si può abbattere con misure ... - Cnel
Lo stock di debito pubblico si può abbattere con misure ... - Cnel
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Seminario “<strong>Lo</strong> <strong>stock</strong> del <strong>debito</strong> <strong>si</strong> <strong>può</strong> <strong>abbattere</strong> <strong>con</strong> <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie?”<br />
Con<strong>si</strong>glio Nazionale dell’E<strong>con</strong>omia e del Lavoro – Sala del Parlamentino, martedì 5 giugno 2012<br />
ci sono state – per utilizzare il linguaggio <strong>di</strong> un tempo – anime <strong>di</strong>fferenti: chi pensa<br />
che <strong>si</strong> possano utilizzare <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie, chi ritiene che <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie<br />
<strong>si</strong>ano perfettamente inutili.<br />
Nell’in<strong>con</strong>tro <strong>di</strong> oggi abbiamo cercato <strong>di</strong> riunire tutti coloro che in Italia, in<br />
questi ultimi me<strong>si</strong>, hanno formulato delle proposte per <strong>abbattere</strong> il <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong><br />
<strong>con</strong> <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie. Io ho cercato <strong>di</strong> riassumerle in una nota nella quale credo<br />
che ci <strong>si</strong>ano praticamente tutti, tranne il professor Savona e il professor La Malfa,<br />
che oggi sono all’estero.<br />
Queste proposte <strong>si</strong> possono ridurre in due o tre gran<strong>di</strong> famiglie. La prima <strong>si</strong> basa<br />
su varie forme <strong>di</strong> prestito forzoso, <strong>di</strong> cui l’Italia ha esperienza perché sono state<br />
attuate. Chi ha parlato molto <strong>di</strong> questa ipote<strong>si</strong> è stato principalmente il professor<br />
Franco Reviglio.<br />
Ci sono altre proposte che, invece, partono dal punto <strong>di</strong> vista che le famiglie<br />
italiane <strong>si</strong>ano ricche, molto ricche, molto più ricche <strong>di</strong> quelle americane, che sono<br />
indebitatis<strong>si</strong>me, molto più ricche <strong>di</strong> quelle ingle<strong>si</strong>, indebitatis<strong>si</strong>me anche loro, e<br />
molto più ricche <strong>di</strong> quelle france<strong>si</strong> che, invece, se sono ad un certo livello <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />
preferis<strong>con</strong>o <strong>di</strong> gran lunga caviale e champagne – e ballerine – piuttosto che<br />
l’accumulo.<br />
Le proposte che partono dal presupposto che le famiglie italiane <strong>si</strong>ano ricche<br />
prevedono che <strong>si</strong> chieda loro <strong>di</strong> dare un apporto facendo quello che pos<strong>si</strong>amo<br />
chiamare un patto a lungo termine: voi ci date questo apporto, in cambio del quale<br />
vi as<strong>si</strong>curiamo che non ci sarà una manovra <strong>di</strong> finanza straor<strong>di</strong>naria.<br />
Ci sono altre proposte che <strong>si</strong> rifanno a cose sulle quali, in vario modo, alcuni <strong>di</strong><br />
noi hanno esperienza. Ad esempio, la Germania orientale, <strong>con</strong> l’aiuto della<br />
Germania occidentale, è riuscita tramite la Fondazione Kre<strong>di</strong>tanstalt für<br />
Wiederaufbau (KfW) – un istituto – a ridurre il proprio <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong> tramite<br />
privatizzazione.<br />
Altri l’hanno fatto in modo più elaborato. Ho in mente ad esempio il caso della<br />
Bolivia, perché su quello ho lavorato specificatamente; in Bolivia sono intervenuti<br />
non tramite privatizzazioni, ma tramite opzioni su privatizzazioni, <strong>con</strong> un gioco<br />
leggermente più sofisticato <strong>di</strong> ingegneria finanziaria.<br />
Altri ancora pensano che la soluzione possa esserci solo in un <strong>con</strong>testo europeo,<br />
6