Lo stock di debito pubblico si può abbattere con misure ... - Cnel
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Seminario “<strong>Lo</strong> <strong>stock</strong> del <strong>debito</strong> <strong>si</strong> <strong>può</strong> <strong>abbattere</strong> <strong>con</strong> <strong>misure</strong> straor<strong>di</strong>narie?”<br />
Con<strong>si</strong>glio Nazionale dell’E<strong>con</strong>omia e del Lavoro – Sala del Parlamentino, martedì 5 giugno 2012<br />
anemica, <strong>di</strong>rei, però c’è questo cluster development, che ricorda il tema dei <strong>di</strong>stretti<br />
e che dà al Paese un potenziale notevole, maggiore rispetto a molti altri.<br />
La cosa più particolare e imbarazzante, tuttavia, è il total-factor productivity, che<br />
l’OCSE chiama multi-factor productivity, che in effetti è la <strong>con</strong>tribuzione allo<br />
sviluppo che danno la capacità innovativa e l’impren<strong>di</strong>torialità. Se guar<strong>di</strong>amo questi<br />
dati nel periodo 1995-2010 l’Italia è ultima, a -0,4; Spagna e Portogallo sono a zero;<br />
la Corea è oltre il 3 per cento. Questo è un in<strong>di</strong>catore che <strong>di</strong>mostra la <strong>si</strong>tuazione<br />
veramente drammatica. Qualcuno l’ha anche detto, il nostro Paese versa in una<br />
<strong>si</strong>tuazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sastro, su questo non pos<strong>si</strong>amo ingannarci. Se guar<strong>di</strong>amo l’altro lato<br />
del Total-factor productivity, il capitale umano, noi <strong>si</strong>amo per<strong>di</strong>tori netti <strong>di</strong> capitale<br />
umano, vale a <strong>di</strong>re l’Italia, tra tutti i Pae<strong>si</strong> dell’OCSE, è quello che ha il rapporto<br />
entrata-uscita negativo, oltre al fatto che le capacità delle persone che vengono in<br />
Italia è molto inferiore rispetto a quella delle persone che emigrano.<br />
Un’altra cosa importantis<strong>si</strong>ma è che il brain drain è permanente, le persone che<br />
vivono all’estero non vogliono ritornare, devono avere degli incentivi incre<strong>di</strong>bili per<br />
ritornare. Se<strong>con</strong>do stu<strong>di</strong> recenti, nel 2007 il numero dei giovani impren<strong>di</strong>tori è<br />
crollato, ma la cosa più incre<strong>di</strong>bile è che se noi <strong>con</strong>frontiamo il salario <strong>di</strong> un giovane<br />
che esce da una scuola <strong>con</strong> un Master in Bu<strong>si</strong>ness administration (MBA) e lavora<br />
presso una organizzazione non governativa americana, quin<strong>di</strong> una non profit,<br />
guadagna più <strong>di</strong> quello che guadagna un manager nel settore <strong>pubblico</strong> o privato.<br />
Questo non <strong>può</strong> far funzionare l’e<strong>con</strong>omica. Ovviamente gli investimenti <strong>di</strong>retti<br />
sono molto bas<strong>si</strong>.<br />
Il collega Penni<strong>si</strong> ricordava il tema della balance sheet reces<strong>si</strong>on, e in effetti<br />
l’Italia <strong>si</strong> trova in questa <strong>si</strong>tuazione. L’e<strong>con</strong>omista Koo, Chief E<strong>con</strong>omist <strong>di</strong><br />
Nomura, ha stu<strong>di</strong>ato il balance sheet reces<strong>si</strong>on per il Giappone e gli Stati Uniti, ma<br />
questi due Pae<strong>si</strong> possono avere politiche keyne<strong>si</strong>ane perché, come vedremo tra<br />
poco, all’innalzar<strong>si</strong> degli spread spagnoli e italiani gli spread degli Stati Uniti <strong>si</strong><br />
abbassano. Un BTP equivalente americano lo <strong>si</strong> paga l’1,10 per cento, vale a <strong>di</strong>re<br />
che il Tesoro americano finanzia l’infrastruttura a poco piu’ dell’1 per cento.<br />
L’Italia questa pos<strong>si</strong>bilità ovviamente non ce l’ha. Da questi dati, sembrerebbe che<br />
il Giappone, <strong>con</strong> il rapporto Debito/GDP al 208%, dovrebbe pagare chissà quale<br />
spread, invece ad<strong>di</strong>rittura ha uno spread negativo; la Spagna, <strong>con</strong> una percentuale <strong>di</strong><br />
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