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Noi sappiamo, storicamente, che gli elementi che compongono<br />

queste pagine sono state scritte nell’arco di duecento, duecentocinquant’anni<br />

e quindi raccolte in un solo testo: significa che qualcuno<br />

ha preso elementi di tempi diversi e ha creato un tempo unico. Un<br />

presente permanente. A questo punto vorrei ricordarvi che creare un<br />

presente permanente è anche una prerogativa del cinema. In Uno<br />

specialista ho preso otto mesi di processo e trecentosessanta ore di<br />

materiale d’archivio e li ho messi in centoventotto minuti di pellicola.<br />

Non conosco nessun’altra possibilità per rappresentare un tempo così<br />

lungo – rappresentare, non riscrivere – in un tempo presente.<br />

PS: Forse però dovremmo specificare che il tempo del cinema è<br />

un tempo breve, ricomposto. E che, con questa ricomposizione, si<br />

crea un tempo completamente diverso.<br />

ES: In realtà non si tratta di ricomporre il tempo, perché l’immagine<br />

in movimento ha la possibilità di usare l’ellissi. Prendiamo un caso<br />

classico di contrazione del tempo: nella prima inquadratura mi si vede<br />

entrare dalla porta là in fondo e nella successiva sono già qui all’atto<br />

di sedermi: è la classica ricomposizione del tempo che chiamiamo<br />

ellissi. Ma il funzionamento di questa ricomposizione si basa sulla<br />

condizione che gli spettatori stiano costruendo la serie di immagini<br />

mancanti (entra, saluta, si toglie il cappotto, attraversa la sala, si avvicina<br />

al tavolo...) tra momento dell’entrata dalla porta – prima inquadratura<br />

– e quello in cui mi siedo – la seconda. È in atto una ricostruzione<br />

permanente del tempo mancante. E quello che è letteralmente<br />

fantastico nel cinema è la possibilità di montare la ripresa dell’entrata<br />

non con la ripresa del sedersi ma con l’immagine mentale di quello<br />

che accade. Dal mio punto di vista di regista è fantastico sapere che,<br />

nel cancellare e ricostruire il tempo, posso contare sul fatto che nel<br />

presente tutti costruiscono immagini. E che posso “montare” queste<br />

immagini con le immagini che fanno parte del film.<br />

PS: Hai detto una cosa molto interessante, cancellare il tempo: significa<br />

proprio che devi nascondere il tempo, non puoi filmare tutto,<br />

non puoi filmare dieci anni della vita del tuo agente della Stasi. Si<br />

tratta di un mero artefatto, è puramente artificiale. Assistiamo a un<br />

tempo ricomposto: sarebbe impossibile seguire un film che riprenda<br />

per intero la vita quotidiana di un uomo.<br />

ES: Penso che sulla nozione di artefatto siamo d’accordo, se accettiamo<br />

l’idea che le immagini non sono una finestra sul mondo ma ri-<br />

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