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politica di sinistra. Però è considerato tale perché spinge alla restituzione<br />
dei Territori, appoggiando la nascita di uno Stato palestinese. La nozione<br />
destra/sinistra non vuol dire nulla dentro al sionismo, il fatto è: si<br />
è sionisti oppure no. Come quando una donna è incinta: non può esserlo<br />
solo un po’, o lo è o non lo è.<br />
Torniamo alla tua storia. Eravamo rimasti al 1973, alla Guerra del Kippur<br />
e allo scontento che pervade il paese.<br />
Dopo il 1973 appare un nuovo grande partito di centrosinistra, il<br />
Movimento democratico per il cambiamento. Un partito ashkenazita,<br />
bianco, con un’importante militanza laica, che sosteneva il compromesso<br />
con i palestinesi. Il leader era Yadin, un vecchio capo dell’esercito<br />
israeliano, un criminale della guerra del 1948 che era anche l’archeologo<br />
israeliano più famoso, a capo del dipartimento di archeologia. Era il<br />
professore di mia madre, che non a caso è entrata nel partito. Il 1977 è<br />
l’anno delle elezioni, una data chiave nella storia della mia famiglia e del<br />
paese: i miei genitori hanno divorziato e per la prima volta nella storia di<br />
Israele il partito laburista viene sconfitto. Va al potere Begin con il<br />
Likud. La sinistra sionista ashkenazita era sconvolta, la definirono una<br />
vittoria della guerra, del fascismo, ma in queste critiche c’era anche una<br />
buona componente razzista: Begin era stato votato dalle grandi masse<br />
del paese composte ancora oggi prevalentemente dagli ebrei arabi.<br />
Io intanto avevo iniziato a interessarmi alla politica, sono arrivato al<br />
Movimento democratico per il cambiamento grazie al coinvolgimento<br />
dei miei genitori. Il 1977 è stato anche l’anno di Camp David e della nascita<br />
di Peace now!, che forse non tutti ricordano e che è cominciato<br />
con una lettera di alcuni ufficiali dell’esercito. Li chiamavano pacifisti<br />
israeliani ma erano militari, ashkenaziti bianchi, occidentali... Quando<br />
Begin è partito per Camp David per incontrare Sadat, l’idea di tutti i<br />
grandi movimenti di contestazione era appoggiare il compromesso. Ero<br />
molto coinvolto in Peace now!, finché accadde che mi arrestarono perché<br />
insieme a dei compagni avevo appeso degli striscioni all’entrata di<br />
Gerusalemme, vicino alla casa di Begin, durante una manifestazione.<br />
Peace now! rifiutò di difenderci; la cosa ci sembrò ridicola e quindi fondammo<br />
a Gerusalemme un movimento che si chiamava Liceali contro<br />
l’integralismo religioso. All’epoca ero antireligioso e ultralaico, con gli<br />
anni ho capito quanto fosse assurdo... Avrò avuto quattordici o quindici<br />
anni, rivendicavamo il diritto di tenere aperte le sale cinematografiche a<br />
Gerusalemme il venerdì: perché si doveva chiudere tutto, perché tutto<br />
doveva essere religione? Ci sembrava medioevo... Insomma, i discorsi<br />
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