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Analisi numerica di una turbina eolica ad asse verticale - Atomino FVG

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4.3 VALIDAZIONE DEL CODICE NUMERICO 58<br />

Con<strong>di</strong>zioni iniziali<br />

velocità (m/s) 7, 5<br />

pressione (Pa) 101325<br />

Con<strong>di</strong>zioni al contorno Inlet Outlet<br />

velocità (m/s) 7, 5<br />

pressione (Pa) 101325<br />

Tabella 4.2: Con<strong>di</strong>zioni iniziali e al contorno<br />

In questo esperimento, poiché V è funzione dell’azimut θ, St è<br />

definito come<br />

St = ωc<br />

=<br />

2λV∞<br />

ωc c<br />

=<br />

2ωR 2R<br />

Per questi esperimenti si ha che St = 0.125, che è un valore tipico<br />

dei flussi instazionari. Poiché la scia del profilo e dell’<strong>asse</strong><br />

influiscono sul flusso del profilo nella regione sottovento, è necessario<br />

considerare i risultati ottenuti dopo che la <strong>turbina</strong> ha<br />

effettuato qualche giro in modo da avere <strong>una</strong> scia completamente<br />

sviluppata. Tutti i risultati ottenuti sono relativi a posizioni angolari<br />

del rotore successive alla fase transitoria dei primi 5 giri.<br />

Questa soluzione sarà usata come base per l’analisi <strong>di</strong> sensibilità<br />

all’infittimento del time-step.<br />

I limiti dell’hardware e il tempo necessario per il calcolo <strong>di</strong> <strong>una</strong> Confronto tra <strong>di</strong>versi<br />

simulazione <strong>numerica</strong> <strong>di</strong>retta non consentono l’uso <strong>di</strong> <strong>una</strong> griglia modelli <strong>di</strong> turbolenza<br />

spazio-temporale abbastanza fitta per calcolare tutte le scale della<br />

turbolenza. Con <strong>una</strong> griglia non troppo fitta, il risultato finale<br />

risulta fortemente influenzato dal modello <strong>di</strong> turbolenza <strong>ad</strong>ottato.<br />

Poiché il fenomeno dello stallo <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> <strong>una</strong> VAWT a bassi Tip<br />

Speed Ratio <strong>di</strong>pende dalla separazione laminare che si verifica al<br />

bordo d’attacco, l’uso <strong>di</strong> un modello completamente turbolento<br />

può limitare la descrizione della separazione laminare, fornendo<br />

<strong>una</strong> descrizione non corretta del campo fluido<strong>di</strong>namico. Per<br />

questo motivo sono state effettuate 3 serie <strong>di</strong> simulazioni con i<br />

seguenti modelli:<br />

• il modello laminare, costituito dalle equazioni <strong>di</strong> conservazione<br />

della massa e della quantità <strong>di</strong> moto senza equazioni<br />

<strong>di</strong> chiusura;<br />

• il modello k-ε, dove si considerano per la chiusura del<br />

problema due equazioni <strong>di</strong> trasporto turbolento: <strong>una</strong> per<br />

l’energia cinetica turbolenta k ed <strong>una</strong> per la <strong>di</strong>ssipazione<br />

turbolenta ε;<br />

• la Detached Eddy Simulation, un modello <strong>di</strong> turbolenza ibrido<br />

che usa le RANS per modellizzare le regioni in prossimità<br />

delle pareti e la Large Eddy Simulation per le regioni esterne.

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