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Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...

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<strong>La</strong> bolla del passato<br />

Certe volte la vita reale è talmente brutta che non vorresti neanche affrontare le<br />

difficoltà, ma vorresti abbandonare e smettere di combattere. Non capisco il<br />

bisogno degli altri di sfogarsi con me, non so, forse perché ero allora la più debole<br />

della classe. Forse sì, ma non ha senso prendersela con una bambina di nove anni<br />

che non ha ancora scoperto il modo di difendersi, che non sa come affrontare gli<br />

ostacoli della vita. Lei sì che sapeva come spegnermi il sorriso in un momento di<br />

gioia. Nessuno sa come mi sentivo. Nessuno capisce quando racconto la mia<br />

in<strong>fa</strong>nzia, nessuno ha mai detto: “Ti capisco, ci sono passata anch’io”. Nessuno ha<br />

mai <strong>fa</strong>tto nulla, tutti hanno sempre detto: “Mi dispiace” e poi riprendevano a<br />

raccontare i loro problemi, le loro difficoltà, tutti!<br />

Ogni volta che racconto della mia in<strong>fa</strong>nzia pensano che è solo il passato e devo<br />

guardare al presente.<br />

Nessuno sa come è stato difficile superare quel trauma che mi ha influenzato da<br />

piccola.<br />

Come lei ha sempre detto, ho sempre ritenuto che ero inutile, che non sapevo nulla<br />

e ero solo un’ignorante senza speranze di migliorare.<br />

A me non importa niente che il passato è passato, nel mio piccolo pezzo di cuore<br />

quei momenti sono troppo difficili da dimenticare, quegli insulti sulla mia<br />

intelligenza…, quei momenti in cui mi ha <strong>fa</strong>tto sentire uno straccio…, quel suo<br />

guardarmi come per dire: “Tu sei inutile”. Non mi sentivo capita da nessuno e non<br />

riuscivo a capire gli altri. Ero io, da sola, in una piccola bolla isolata e all’interno<br />

rimbombavano i suoi rimproveri.<br />

Anche adesso mi succede di rimanere in una piccola bolla e sento, a volte, che non<br />

mi capisce nessuno e non riesco a capire gli altri.<br />

Quando i miei genitori mi strillano io mi sento un vero straccio, una vera nullità che<br />

non è utile a nessuno. È come se ritornassi al passato e i miei genitori si<br />

trasformassero nella mia maestra e la stanza, nella mia classe.<br />

Tutti quei rimproveri, da semplici, diventano pesanti e io, piccola, impotente a<br />

subire. Ecco come mi sentivo a subire quei rimproveri. Adesso non è più così grazie<br />

ad una persona speciale.<br />

Avrò ancora dei momenti difficili, dei momenti belli e dei momenti di totale<br />

isolmento quando ripenserò alla mia in<strong>fa</strong>nzia. Ci saranno giorni in cui non mi sentirò<br />

capita e non capirò gli altri, in cui mi arrenderò per la troppa <strong>fa</strong>tica di affrontare.<br />

Affrontare, affrontare… e la mia pazienza finirà, ma grazie alle esperienze <strong>fa</strong>tte avrò<br />

le armi giuste per combattere senza arrendermi.<br />

Giorgia Petrella<br />

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