Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...
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Chiara<br />
Miss Pasticcino non è il titolo di un film né il nome di una mousse, è semplicemente<br />
il nomignolo con il quale etichettavamo Chiara. Era una ragazza vanitosa ed<br />
altezzosa con un pessimo carattere che l’aveva allontanata da quei pochi amici che,<br />
sfidando ogni legge sulle persone antipatiche, nonostante ciò, le volevano bene e le<br />
volevano essere vicini ad ogni costo. Si riteneva bella, intelligente e persino<br />
af<strong>fa</strong>scinante. Il suo unico problema era però la voglia che aveva di ingurgitare tutto<br />
ciò che conteneva zucchero, meglio chiamato dolce. Si vantava di essere una<br />
grande estimatrice di mousse, creme, bignè, torte, gelati e cosi via, però la verità<br />
era che a furia di mangiare tutti quei dolci, Miss Pasticcino era diventata una<br />
meringa con i piedi. I capelli rossi e il naso a patata le conferivano un’aria da<br />
plumcake, tanto che quando camminava tra la gente, si sentiva persino un odore di<br />
dolci appena sfornati. C’era qualcuno che asseriva persino che Chiara si profumasse<br />
con lo zucchero filato sciolto nell’acqua. Ma forse questo era proprio esagerato.<br />
Non so se si rendesse conto del suo strano modo di vivere, certo è che il giorno in<br />
cui decisi di avvicinarla non ebbi una brillante idea. Era appena finito l’inverno e già<br />
si respirava un’aria diversa, con il sole che prepotentemente cercava di rendere le<br />
giornate ancora più miti. Clara non deve essersi alzata alla stessa maniera quel<br />
giorno, perché dal suo cervello zuccheroso si sviluppò un’idea alquanto strana.<br />
Voleva rendersi visibile alla gente ed al mondo, ma soprattutto quel giorno voleva<br />
che tutti si accorgessero di lei. Fu cosi che mentre noi ci riunivamo per la solita gita<br />
in bici al fiume che tagliava in due il paese dove mi trovavo, Miss Pasticcino superò<br />
sé stessa. Sì, perché, si presentò con un cappellino a <strong>fa</strong>lde larghe, larghissime, con<br />
sopra una varietà coloratissima di bignè. Fu un grande ‘guarda guarda’ generale,<br />
soprattutto perché Clara non si era resa conto che con il suo cappellino aveva<br />
stuzzicato l’appetito degli uccellini che si trovavano in quel posto; quando se ne<br />
accorse fu troppo tardi. Miss Pasticcino si muoveva gof<strong>fa</strong>mente per liberarsi dai<br />
volatili, e fu cosi che si ritrovò a gambe all’aria dentro il fiume gelato. Inutile<br />
descrivere le risate di noi tutti. Adesso si sentiva veramente nell’aria profumo di<br />
zucchero filato e mentre in coro urlavamo: “Ehi!! Miss Pasticcino, come va???”<br />
Clara, ovvero Miss Pasticcino, mostrava una risata divertita, e così, per la prima<br />
volta, vedemmo Clara ridere di gusto, ma era un gusto diverso da quello che<br />
provava dall’ingurgitare dolci di ogni tipo.<br />
Federica Miani<br />
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