Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...
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ancora di più. Joe prese un’altra cassetta di frutta, la piazzò di fronte a quella di<br />
Ma<strong>fa</strong>lda e un momento dopo i tre amici furono tutti seduti lì, per cercare di<br />
consolarla in qualche modo. Tilly tirò fuori dallo zaino un pacchetto di <strong>fa</strong>zzolettini di<br />
carta e gliene passò uno, Adam raccolse le lattine di birra rotolate ai suoi piedi e Joe<br />
ruppe il ghiaccio con qualche domanda.<br />
Dopo mezz’ora di conversazione in una lingua mista tra l’italiano, il latino e lo<br />
spagnolo avevano <strong>fa</strong>tto amicizia e sapevano molte cose in più. Ma<strong>fa</strong>lda era arrivata<br />
dalla Romania insieme al marito e a quattro figli, ormai da circa due anni. All’inizio<br />
aveva trovato una sistemazione in una roulotte del campo rom abusivo vicino al<br />
piccolo campo di calcio del paese, ma lì non c’era acqua, né bagni, né luce. In<br />
quell’ambiente di estrema miseria tutti erano a rischio di commettere qualche<br />
grossa sciocchezza per sopravvivere…., così, per salvare i suoi figli dalla cattiva<br />
strada, aveva abbandonato il campo ed ora viveva con loro in una baracca<br />
abbandonata da alcuni giostrai che avevano lasciato la zona per trasferirsi in città.<br />
Con i pochi soldi che riusciva a racimolare davanti al supermercato con i suoi piccoli<br />
servizi, Ma<strong>fa</strong>lda comprava qualcosa da mangiare per la <strong>fa</strong>miglia, mentre il marito<br />
girava tutto il giorno alla ricerca di un lavoretto.<br />
Alla sera si ritrovavano tutti insieme, stanchi ma felici di poter mangiare senza aver<br />
rubato e senza aver abbandonato la retta via dell’onestà e della bontà.<br />
Alla fine del racconto Ma<strong>fa</strong>lda non piangeva più, ma avevano cominciato a piangere<br />
tutti e tre i ragazzi, anche se nessuno di loro lo avrebbe mai ammesso, e d’altra<br />
parte il buio della sera camuf<strong>fa</strong>va bene la situazione. Rimasero in silenzio per<br />
qualche istante e si alzarono solo quando Ma<strong>fa</strong>lda li pregò di andare subito a casa<br />
per non <strong>fa</strong>r preoccupare i loro genitori del ritardo. Le obbedirono, ma le promisero<br />
che sarebbero tornati da lei il giorno dopo.<br />
Quella sera niente era più lo stesso ai loro occhi. Entrarono nelle loro case ben<br />
riscaldate, con la cena fumante pronta sul tavolo, la play station che li aspettava<br />
per la partita di fine giornata e il computer che li chiamava su <strong>fa</strong>cebook… Nessuno di<br />
loro aveva una gran voglia di giocare né di cenare né di chattare né di sapere cosa<br />
c’era dentro quei pacchi sotto l’albero che diventavano ogni giorno più numerosi…..<br />
Fino al giorno prima erano così contenti di tutto questo…, o almeno pensavano di<br />
esserlo…, ma adesso continuavano a pensare a Ma<strong>fa</strong>lda e ad immaginarela sua<br />
serata, al freddo, nella baracca spoglia ai margini del paese.<br />
Una cosa però avevano voglia di <strong>fa</strong>rla: raccontare a qualcuno quello che era<br />
successo. Joe, Adam e Tilly si sentirono al cellulare e decisero di condividere tutto<br />
con tutti… A cena parlarono con i loro genitori. Raccontarono loro ogni cosa e<br />
questa volta anche gli adulti si commossero profondamente. Dopo cena, su <strong>fa</strong>ce<br />
book, raccontarono a tutti gli amici quanto era accaduto… Joe aveva una pagina di<br />
<strong>fa</strong>ns di Harry Potter con tantissimi contatti e pubblicò la notizia anche lì… Tutti<br />
dovevano sapere quanta nobiltà d’animo c’era nella vecchia Ma<strong>fa</strong>lda e nessuno più<br />
avrebbe dovuto permettersi di deriderla o di offenderla in alcun modo….<br />
In rete tutti furono d’accordo. Anche i genitori fecero una catena di telefonate per<br />
parlare della cosa e presto tutto il paesino era sensibilizzato.<br />
Il giorno dopo i tre amici tornarono da Ma<strong>fa</strong>lda. E il giorno dopo, e il giorno dopo<br />
ancora….: restavano una mezz’oretta con lei, approfittando del <strong>fa</strong>tto che la scuola<br />
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