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Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...

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“A ognuno la sua parte”<br />

<strong>La</strong> scuola non dà solo nozioni fondamentali riguardanti le materie scolastiche, ma<br />

anche insegnamenti per vivere in una società. In<strong>fa</strong>tti ogni giorno, stando seduti sui<br />

banchi di scuola, arricchiamo il nostro bagaglio culturale e <strong>fa</strong>cciamo esperienze di<br />

vita di gruppo.<br />

Però per <strong>fa</strong>r sì che la piccola comunità scolastica funzioni bene ognuno deve<br />

svolgere i suoi compiti correttamente. <strong>La</strong> scuola è un meccanismo perfetto e coloro<br />

che la compongono sono i suoi ingranaggi; se ognuno <strong>fa</strong> la sua parte tutto procede<br />

alla perfezione, ma se qualcuno non adempie ai suoi doveri il meccanismo si<br />

inceppa e non dà più i risultati sperati.<br />

Per questo è importante che, pur essendo in tanti, ciascuno <strong>fa</strong>ccia attenzione a non<br />

<strong>fa</strong>r fermare il meccanismo. In<strong>fa</strong>tti è vero che sbagliando si impara, però ciò non vuol<br />

dire che ogni errore è perdonato: sbagliare serve per migliorarsi e non <strong>fa</strong>rlo più in<br />

futuro.<br />

A scuola ogni giorno si imparano il rispetto delle regole e degli altri; due concetti<br />

che esprimono sempre la stessa cosa perché se c’è il rispetto delle regole<br />

automaticamente c’è anche il rispetto degli altri e se uno dei due viene a mancare<br />

manca anche l’altro.<br />

Per evitare di rovinare l’equilibrio della classe basta pensare alle conseguenze che<br />

potrebbero derivare dalle proprie azioni. Per esempio, se ogni volta che non c’è una<br />

professoressa in classe ognuno pensasse che urlando disturba gli altri, forse non<br />

urlerebbe. Una persona sola non <strong>fa</strong> un grande danno; però se ad urlare è tutta la<br />

classe il caos aumenta e di conseguenza anche il <strong>fa</strong>stidio per gli altri è maggiore.<br />

Sicuramente non si può pretendere sempre la perfezione da tutti perché nessuno è<br />

perfetto. L’importante è che ciascuno, nel suo piccolo, si impegni a <strong>fa</strong>r funzionare a<br />

dovere quel meccanismo perfetto che è la scuola.<br />

Rossana Maletto<br />

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