Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...
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L’albero dalle uova dolci e la Fata<br />
Una <strong>fa</strong>ta dagli occhi blu, dai vestiti eleganti e dai capelli d’oro, <strong>fa</strong>ceva<br />
crescere un albero che produceva uova dolci. Per questo motivo tutti i bambini<br />
desideravano di poter assaggiare un giorno quelle uova. Ma la <strong>fa</strong>ta non<br />
consentiva loro di avvicinarsi all’albero e di raccogliere le uova se non dopo<br />
essersi accertata che i bambini avessero compiuto una buona azione. L’albero<br />
con i suoi splendidi frutti però attirava l’attenzione di tutti i bambini, buoni<br />
e cattivi. Per questo motivo dei bulletti del paese che, ovviamente, non<br />
riuscivano a meritare le dolci uova, decisero di rubarle e nasconderle per <strong>fa</strong>rne<br />
una scorpacciata l’indomani. Così si diressero verso il campo dove cresceva il<br />
magico albero e lo spogliarono di tutte le sue uova. Ma la <strong>fa</strong>ta, saggia e<br />
magica com’era, si era accorta che quei ragazzi stavano tramando di rubarle le<br />
uova. Si recò sotto l’albero e quando lo vide spoglio dei bei frutti, con una<br />
magia, riuscì a <strong>fa</strong>r sì che le uova magiche rubate, da dolci diventassero più aspre<br />
e amare del fiele. Così quando i ladri bambini assaggiarono le uova la loro bocca si<br />
infuocò e per una settimana intera non riuscirono a mangiare. Distrutti da<br />
tanta sofferenza decisero di recarsi dalla <strong>fa</strong>ta per <strong>fa</strong>rsi perdonare. <strong>La</strong> <strong>fa</strong>ta<br />
apprezzò il loro gesto e regalò ad ognuno di loro un uovo dolce. Ancora oggi<br />
si racconta che i bulletti siano ancora lì a leccarsi i baffi. E così, da quel<br />
giorno in poi, anche chi fino ad allora era stato cattivo prese un uovo non per<br />
furto, ma per merito.<br />
Margherita Criscuolo<br />
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