Libro II B 2012 La Lettura fa l'uomo esatto - Istituto Comprensivo ...
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L’incredibile storia di Mr. Banana e Mr. Apple<br />
C’era una volta, in un paese sperduto delle regioni calde e aride, una casetta<br />
alquanto stravagante. Lì ci vivevano i signori Apple.<br />
Intanto dall’altra parte della strada, vicino alla casa della <strong>fa</strong>miglia di cui vi ho appena<br />
parlato, c’era una villa imponente. In quel luogo da nobili vivevano i signori Banana.<br />
Le due <strong>fa</strong>miglie si odiavano, l’una gelosa dell’altra. Ma non si accorgevano che<br />
sbagliavano entrambe. <strong>La</strong> <strong>fa</strong>miglia degli Apple invidiava la villa dei Banana, ma allo<br />
stesso tempo quest’ultima odiava la prima per un motivo assai più importante di<br />
una stupida casa, la detestava per il <strong>fa</strong>tto che nella casa degli Apple c’era l’amore.<br />
Era proprio l’amore che regnava lì dentro. I problemi si affrontavano e si risolvevano<br />
e nessuno aveva da lamentarsi, perché la cosa più importante è la <strong>fa</strong>miglia.<br />
Ma nonostante questo i due membri più piccoli delle due “casate” rivali erano<br />
ottimi amici. C’erano sempre l’uno per l’altro in ogni momento e si conoscevano a<br />
memoria. L’unico momento in cui litigavano era quando il piccolino degli Apple<br />
cercava di sbucciare il bambino dei Banana. Anche se, poco dopo, la pace arrivava<br />
sempre.<br />
Ma un giorno i signori Banana, decisero di architettare un piano, uno stratagemma<br />
per <strong>fa</strong>rli separare, e anche se il piano era arduo, non mancava loro la voglia di<br />
rovinare l’amicizia dei bambini.<br />
“Dobbiamo trovare un modo, uno spiraglio. Un elemento che distrugga la loro<br />
amicizia”, sussurrò piano la signora Banana.<br />
Il marito grugnì come era suo solito e rispose in tono di chi si è appena svegliato:<br />
“Ma come? …È impossibile! …Aspetta”, riflettè per qualche attimo e ... “Ho trovato.<br />
Potremmo dire a nostro figlio che il bambino Apple ha parlato male di lui e che noi<br />
lo abbiamo sentito mentre andavamo a buttare la spazzatura.”<br />
Per un attimo la signora Banana guardò fissamente e indecisa il cassonetto dei<br />
rifiuti, ma poi acconsentì.<br />
Così andarono dal figlio e in tono teatrale dissero: “Tuo padre. Ha sentito il figlio<br />
degli Apple che malediceva il tuo nome…, piagnucolava, essendo geloso di ciò che<br />
possediamo”.<br />
Il bambino inizialmente non ci credette, ma, condizionato dai genitori in modo così<br />
crudele, si trangugiò questa bugia e la dette per vera.<br />
A questo punto si vestì velocemente e andò di corsa, senza neanche preoccuparsi<br />
della strada, a casa degli Apple.<br />
Suonò educatamente il citofono.<br />
Lo ricevette alla porta la signora degli Apple: “Ciao tesoro, ti chiamo mio figlio?”,<br />
con la voce più dolce che potesse avere.<br />
“ Me lo trovo da solo”, rispose il bambino senza pensarci.<br />
Entrò bruscamente in casa e bussò alla camera del suo migliore amico, il ragazzino<br />
degli Apple lo accolse e lo fece mettere comodo sul suo letto. A questo punto<br />
uscirono le parole pungenti di Mr. Banana. Mr. Apple si stupì e non credette che i<br />
genitori del suo amico, avessero potuto dire una cosa così grave. Allora con il tono<br />
più amichevole che aveva gli disse:<br />
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