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Oasi in città Nella foto al centro:<br />
la spiaggia lungo il litorale<br />
di Quartu Sant’Elena. Nella pagina<br />
a sinistra, una sala della casa museo<br />
Sa dom’e farra e a destra in basso,<br />
la facciata con ampio portale della<br />
casa tipica che lo ospita. Nella foto<br />
al centro, l’attrezzato porto turistico<br />
di Marina di Capitanadi<br />
Sardegna 2008<br />
degna che merita senza dubbio una visita adeguata.<br />
Tutti i pezzi sono oggi esposti in una quarantina fra<br />
ambienti e cortili. Sempre grazie alla cordialità della<br />
famiglia Musiu, telefonando in anticipo è possibile<br />
anche assaggiare una cena in perfetto stile campidanese.<br />
Un altro spunto di interesse, sempre dentro la<br />
città, è offerto dalla chiesa parrocchiale, con annesso<br />
museo. Nella cappella, ecco un polittico<br />
frammentato che propone i Santi Pietro e<br />
Paolo e ancora sibille e profeti. I diversi dipinti<br />
sono attribuiti all’artista sardo Antioco Mainas. Superata<br />
la cappella del Rosario, si arriva al piccolo museo<br />
parrocchiale. Propone una interessante collezione<br />
di tele del Seicento e Settecento isolano, ma anche<br />
statue lignee barocche. Fin qui la Quartu “culturale“<br />
e artistica. Sembra inutile precisare che la Quartu del<br />
Duemila ha saputo porsi nuove sfi de anche dal punto<br />
di vista economico. Intanto, la vicinanza con Cagliari<br />
ha determinato uno sviluppo veloce e tumultuoso,<br />
soprattutto dal punto di vista turistico e immobiliare,<br />
con nuovi centri che hanno abbellito il litorale quartese<br />
e hanno rafforzato il legame con la costa. Quartu è<br />
riuscita a evitare la dimensione di “città-dormitorio”,<br />
senza una vita propria, che invece caratterizza altri<br />
centri che ruotano nella cintura del capoluogo.<br />
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