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Provincia di Olbia-Tempio<br />

sull’altro versante, è decisamente la più vicina, anche<br />

se poco frequentata dai visitatori locali. Eppure, proprio<br />

il “Lido” era negli anni Sessanta il vero rifugio<br />

della vita balneare della città, ospitando gare musicali<br />

e ambiti concorsi di bellezza. Un piccolo scorcio di<br />

mondanità che anche la Terranova di allora poteva<br />

permettersi. Oggi tutto appare cambiato. Niente vita<br />

mondana: naturalisti, piuttosto, o amanti della solitudine<br />

scelgono il Lido.<br />

Al Lido del Sole non è diffi cile imbattersi in<br />

colonie di fenicotteri, arrivati in quest’angolo<br />

della Gallura per svernare nella piccola<br />

laguna. La sabbia appare quasi granulosa al<br />

tatto, ma il panorama domina il profi lo meridionale<br />

dell’isola di Tavolara. Fatto qualche chilometro, si arriva<br />

alla chiusura del golfo olbiese con il promontorio<br />

di Capo Ceraso. Protetto dagli insediamenti edilizi<br />

da ferree regole di tutela, Capo Ceraso mantiene<br />

una bellezza selvaggia, ed è un necessario rifugio<br />

della fauna locale. Subito dopo, ecco Li Cuncheddi<br />

e Costa Romantica: qui le spiagge sono più piccole<br />

e strette rispetto al Lido del Sole, ma non mancano gli<br />

estimatori di questa privacy da piccoli numeri.<br />

Il vero riferimento, balneare ma non solo, è Porto Istana,<br />

nota anche come Strandhaus Bunte, dal nome di<br />

uno dei primi insediamenti tedeschi realizzati. A differenza<br />

delle spiagge precedenti, arrivare a Porto Istana<br />

è decisamente più facile, sia dal mare che da terra.<br />

Per molti anni, proprio tedesca è stata la presenza dei<br />

turisti, attratti dalla sabbia bianchissima e dai fondali<br />

trasparenti. Niente di paragonabile al lusso e al senso<br />

di esclusività che caratterizza la Costa Smeralda, intendiamoci,<br />

ma anche in quest’area si contano<br />

alberghi e residence a quattro e cinque stelle.<br />

La minaccia peggiore, fi n adesso, è stata quella<br />

degli incendi: sollecitati dal vento di maestrale, hanno<br />

parzialmente distrutto la fl ora di ginepri e lentischi.<br />

Cinema dalla montagna al mare Nella foto a lato,<br />

un panorama del paese di Aggius, posto in un suggestivo<br />

scenario di cime granitiche: negli anni Cinquanta e Sessanta<br />

fu a location di molti fi lm d’ambientazione sarda e spaghetti<br />

western, fra i titoli “Proibito” di Monicelli e “Django”,<br />

western con Franco Nero. Nella pagina a fi anco,<br />

alcune immagini dell’isola di Tavolara e del festival<br />

del cinema «Una notte in Italia» che coinvolge autori<br />

e interpreti del cinema italiano,<br />

come Jasmine Trinca, in alto nella foto<br />

Sardegna 2008<br />

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La caratteristica generale di questa fascia costiera a<br />

Sud di Olbia è quella di costruzioni realizzate<br />

solitamente ad un piano, con un ampio<br />

rispetto della natura, ma anche di prezzi<br />

accessibili: ecco il motivo di uno sviluppo che ha<br />

coinvolto soprattutto il turismo familiare. Fatti una decina<br />

di chilometri, si raggiunge il centro di Porto San<br />

Paolo. Il villaggio ha una sua vita propria anche in<br />

inverno, ma il municipio è condiviso con Loiri. Supe-<br />

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