i luoghi dell'architettura - Dipartimento di Architettura - Università ...
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DALL’OSSERVAZIONE AL PROGETTO<br />
IL CONCORSO DI ARCHITETTURA COME STRUMENTO DIDATTICO<br />
I concorsi <strong>di</strong> architettura costituiscono<br />
uno strumento <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria efficacia<br />
nello sviluppo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>dattica finalizzata<br />
al progetto. In primo luogo perché il<br />
concorso propone sempre un tema reale<br />
vincolato dalle esigenze <strong>di</strong> un bando<br />
che costituisce un quadro <strong>di</strong> riferimento<br />
certo, in secondo luogo per la possibilità<br />
<strong>di</strong> verificare attraverso gli esiti <strong>di</strong> una<br />
competizione tra progetti, la qualità e<br />
l’appropriatezza del percorso intrapreso.<br />
Nel concorso inoltre si in<strong>di</strong>viduano<br />
necessità ed esigenze che corrispondono<br />
alle attese <strong>di</strong> una committenza svincolata<br />
da quelle ristrettezze operative<br />
legate alla risoluzione <strong>di</strong> un incarico<br />
professionale <strong>di</strong>retto. Se in quest’ultima<br />
con<strong>di</strong>zione qualsiasi tentativo <strong>di</strong> interscambio<br />
con la ricerca <strong>di</strong>dattica rischierebbe<br />
l’impasse oltre una evidente limitazione<br />
intellettuale, nella competizione<br />
progettuale il confronto sul piano delle<br />
idee produce una energica azione <strong>di</strong> stimolo<br />
che costituisce il principale ingre<strong>di</strong>ente<br />
<strong>di</strong> ogni sperimentazione in ambito<br />
architettonico.<br />
Fortunatamente anche in Italia, dopo<br />
anni decisamente contrari alla pratica<br />
concorsuale, si è aperta una fervida<br />
stagione <strong>di</strong> consultazioni tra progettisti<br />
che lentamente consolida una tendenza<br />
operativa in grado <strong>di</strong> porre la cultura<br />
architettonica del nostro paese al passo<br />
alle consuetu<strong>di</strong>ni europee.<br />
L’insegnamento dell’architettura, in<br />
modo particolare negli approfon<strong>di</strong>menti<br />
finali degli esami progettuali e nelle<br />
tesi <strong>di</strong> Laurea, si è certamente arricchito,<br />
attraverso questa “nuova” strumentazione<br />
accolta da studenti e docenti<br />
con un’attenzione sempre maggiore,<br />
imponendo ad entrambi il confronto<br />
con temi <strong>di</strong> elevata complessità e <strong>di</strong> as-<br />
32<br />
D O S S I E R<br />
Laura Andreini<br />
soluta concretezza. Sono molto frequenti<br />
i casi in cui l’attività dei laboratori<br />
progettuali si snoda attraverso un<br />
bando <strong>di</strong> concorso che fissa regole e<br />
punti <strong>di</strong> un programma che deve essere<br />
rispettato, compreso e risolto. In<br />
questo modo l’attività formativa dell’architetto<br />
supera quell’indeterminata<br />
astrattezza che allontana l’insegnamento<br />
universitario dalla realtà, la pratica<br />
dalla teoria, l’esercitazione architettonica<br />
dal progetto <strong>di</strong> architettura. In<br />
particolare attraverso il concorso si<br />
possono scegliere anche complessi<br />
casi <strong>di</strong> trasformazione urbana prescindendo<br />
nella scelta da una articolata e<br />
pertinente valutazione dell’opportunità<br />
sociale ed economica della trasformazione<br />
stessa, valutazione implicitamente<br />
contenuta nell’oggetto del bando.<br />
Il tema può allora essere affrontato<br />
mettendo in gioco gli elementi fondativi<br />
del progetto, concentrando l’attenzione<br />
sulle ragioni più attinenti all’insegnamento<br />
<strong>di</strong>sciplinare della progettazione<br />
architettonica e urbana, ragioni che affondano<br />
il proprio sguardo conoscitivo<br />
sull’analisi del contesto, sulle sue caratteristiche<br />
morfologiche e tipologiche,<br />
sulle <strong>di</strong>namiche compositive dettate<br />
dalle tracce e dai se<strong>di</strong>menti che il<br />
luogo stesso è in grado <strong>di</strong> suggerire. In<br />
genere tanto più il contesto è complesso<br />
e articolato tanto più è necessario<br />
<strong>di</strong>sporre -o in assenza <strong>di</strong> questa pre<strong>di</strong>sporre-<br />
<strong>di</strong> una specifica analisi dello<br />
stato <strong>di</strong> fatto, della sua evoluzione storica,<br />
<strong>di</strong> informazioni dettagliate sull’uso<br />
e lo stato <strong>di</strong> conservazione dei <strong>luoghi</strong>,<br />
<strong>di</strong> strumenti grafici e fotografici in grado<br />
<strong>di</strong> rendere congrue le osservazioni e le<br />
“misurazioni” sull’esistente.<br />
La città, l’intorno, le preesistenze am-<br />
Concorso per la nuova<br />
sede IUAV a Venezia,<br />
II fase, 1999.<br />
Laura Andreini,<br />
Marco Casamonti,<br />
Giovanni Polazzi,<br />
Silvia Fabi<br />
Nicola Santini,<br />
Giuseppe Fioroni<br />
Francesca Privitera,<br />
Paolo Giar<strong>di</strong>ello,<br />
Gennaro Postiglione,<br />
Federica Bissocoli,<br />
Faustina Casanova,<br />
Cosimo d’Aprile,<br />
Antonella Dini,<br />
Antonella Fantozzi,<br />
Federica Gargani,<br />
Jacopo Maria Giagnoni,<br />
Bettina Gori,<br />
Giuseppe Lorusso,<br />
Raffaella Lecchi,<br />
Marcello Marchesini,<br />
Giulia Marino,<br />
Monica Niccolini,<br />
Patrizia Padula,<br />
Matthew Peek,<br />
Giuseppe Pezzano,<br />
Priscilla Pieralli,<br />
Lara Tonnicchi<br />
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D O S S I E R