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la prima rivista italiana sui circuiti stampati - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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50 PCB giugno 2011<br />

Fig. 10 - <strong>Il</strong> risultato dello sbroglio topologico, con i dettagli 1,<br />

2 e 3 spiegati di seguito<br />

perché continuare a disporre le tracce<br />

in questa fase del progetto? Perché non<br />

continuare invece a pianificare i percorsi,<br />

e risolvere le tracce più avanti, dopo aver<br />

completato una pianificazione topologica<br />

completa? Se si considera l’esempio<br />

appena descritto, l’astrazione del<strong>la</strong><br />

pianificazione consente di <strong>la</strong>vorare con<br />

un singolo piano invece che con 17 net<br />

distinte, ognuna composta di numerosi<br />

segmenti e svariate via.<br />

Valorizzare <strong>la</strong> IP<br />

(Intellectual Property) del<strong>la</strong><br />

pianificazione topologica<br />

Oggi, quindi, i progettisti riescono a<br />

individuare, mettere a punto e catturare,<br />

formalizzandoli, i principali schemi di<br />

disposizione dei componenti e le principali<br />

topologie delle strutture di bus.<br />

Possono determinare che tali tipologie<br />

di bus rispettano i criteri per applicazioni<br />

a elevata velocità, utilizzano<br />

gli strati nel modo corretto, hanno le<br />

dimensioni fisiche che ne permettano il<br />

routing, ecc. <strong>Il</strong> piano che le definisce fa<br />

ora parte del database di progetto, sotto<br />

forma di IP acquisita. Abbiamo dunque<br />

ora l’opportunità di trarre pieno vantaggio<br />

dal<strong>la</strong> velocità di un router auto-<br />

matico, e sollevare il progettista da una<br />

parte tediosa del proprio <strong>la</strong>voro, <strong>la</strong>sciandogli<br />

quindi più tempo da dedicare ad<br />

attività maggiormente creative.<br />

Mentor Graphics ha implementato<br />

<strong>la</strong> seconda parte di questo processo<br />

mediante un router topologico,<br />

denominato per l’appunto Topology<br />

Router, capace di seguire le direttive del<br />

piano acquisito, realizzando comunque<br />

lo sbroglio con <strong>la</strong> velocità di un router<br />

automatico. La Fig. 13b mostra il risultato<br />

dell’attività del Topology Router<br />

nello sbroglio di un piano acquisito<br />

mediante il Topology P<strong>la</strong>nner (Fig. 13a).<br />

Sia il piano che l’effettivo sbroglio vengono<br />

memorizzati, sotto forma di PI,<br />

all’interno del database di progetto.<br />

<strong>Il</strong> famigerato ECO<br />

Immaginiamo ora di aver terminato<br />

il nostro pcb, perfettamente funzionante:<br />

inevitabilmente, ecco che arriva<br />

il temuto ECO (Engineering Change<br />

Order), <strong>la</strong> modifica di progetto. Ma ora,<br />

siccome sia il piano topologico che lo<br />

sbroglio effettivo sono memorizzati nel<br />

database di progetto, il progettista può<br />

semplicemente cancel<strong>la</strong>re il bus modificato,<br />

correggere il piano e rieseguire lo<br />

Fig. 11 - <strong>Il</strong> risultato dello sbroglio topologico, con il dettaglio<br />

4 spiegato di seguito<br />

Fig. 12 - <strong>Il</strong><br />

risultato<br />

dello sbroglio<br />

topologico,<br />

con il dettaglio<br />

5 spiegato<br />

di seguito<br />

sbroglio automatico del bus ritoccato.<br />

Viene quindi completamente eliminata<br />

<strong>la</strong> necessità di “ritracciare” manualmente<br />

il bus, con un prezioso risparmio<br />

di tempo nel ciclo di sviluppo e con un<br />

netto miglioramento del<strong>la</strong> produttività<br />

del progettista. Consideriamo ad esempio<br />

il caso di un progetto contenente<br />

un FPGA il cui pin-out non sia stato<br />

ancora finalizzato. L’ingegnere progettista<br />

ha comunicato questo impedimento<br />

ai progettisti del pcb ma, a causa<br />

dei comuni vincoli di tempo per le scadenze<br />

ravvicinate, questi ultimi hanno <strong>la</strong><br />

necessità di sviluppare comunque il progetto<br />

il più possibile, anche <strong>prima</strong> del<strong>la</strong><br />

finalizzazione del pin-out dell’FPGA.<br />

Intanto che l’ingegnere progettista<br />

procede al completamento del proprio<br />

piano, i progettisti del pcb, <strong>la</strong>vorando<br />

sul<strong>la</strong> scorta del<strong>la</strong> piedinatura non definitiva<br />

già nota, iniziano comunque<br />

a pianificare <strong>la</strong> gestione dello spazio<br />

intorno all’FPGA, ponendo partico<strong>la</strong>re<br />

attenzione alle vie di fuga dagli altri<br />

componenti verso l’FPGA.<br />

<strong>Il</strong> piano iniziale prevedeva che l’IO<br />

fosse disposto lungo il <strong>la</strong>to destro<br />

dell’FPGA, ma nel<strong>la</strong> soluzione definitiva<br />

esso è invece posizionato sul <strong>la</strong>to<br />

sinistro. <strong>Il</strong> pin-out si è quindi rive<strong>la</strong>to<br />

completamente diverso da quanto inizialmente<br />

pianificato. Tuttavia, <strong>la</strong>vorando<br />

ad un livello superiore di astrazione,<br />

il progettista ha potuto evitare il<br />

costo legato allo spostamento manuale,<br />

una per una, di tutte le altre tracce che<br />

correvano in prossimità dell’FGPA,<br />

per far posto alle necessarie modifiche<br />

locali. Ha potuto invece modificare i<br />

percorsi topologici nel loro insieme.

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