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muoiono se mangiano... ma non smetterebbero mai di mangiare!

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La culla a lungo finché tutti i brutti pensieri o le delusioni del<br />

giorno <strong>non</strong> fuggono via, impauriti da tanto amore <strong>ma</strong>terno.<br />

Nor<strong>ma</strong> è sola, veramente sola. Non ha nessuno.<br />

“La Casa” però veglia sullo stato umorale e <strong>di</strong> salute della<br />

ragazza.<br />

D’inverno, quando fuori nevica e sulla terra tira quel vento<br />

freddo <strong>di</strong> tempesta che punge gli occhi e le <strong>di</strong>ta … Nor<strong>ma</strong> è<br />

al sicuro nelle viscere <strong>di</strong> “Casa” che la riscalda con le sue<br />

ampie e calde pareti … che la riparano dai venti <strong>ma</strong>ligni e<br />

irosi che fuori circolano con gran vociare.<br />

E <strong>se</strong> il caldo estivo preme troppo sui tetti della città, sui comignoli,<br />

sulle grondaie … e sghembi riquadri <strong>di</strong> sole violento<br />

riescono ad insinuarsi persino nelle viuzze strette ed alte<br />

… Nor<strong>ma</strong> <strong>se</strong>mpre trova rifugio nella sua “Casa” che con la<br />

profon<strong>di</strong>tà dei suoi muri crea per lei frescura e sollievo.<br />

Nor<strong>ma</strong> vide per la pri<strong>ma</strong> volta “Casa” parecchi anni fa e si<br />

può <strong>di</strong>re che ne ri<strong>ma</strong><strong>se</strong> subito folgorata tanto le piacque!<br />

Volle quin<strong>di</strong> trasferircisi imme<strong>di</strong>atamente. Occorre <strong>di</strong>re comunque<br />

che fu amore a pri<strong>ma</strong> vista “reciproco”!<br />

Perché anche Nor<strong>ma</strong> piacque molto alla “Casa”.<br />

La ragazza era delicata e <strong>se</strong>nsibile … lei e “la Casa” avevano<br />

gusti molto simili.<br />

Se Nor<strong>ma</strong> si <strong>se</strong>deva ad ascoltare gli a<strong>ma</strong>ti Chopin,<br />

Rach<strong>ma</strong>ninoff, Stravinskij … anche “la Casa” si metteva<br />

quieta e ri<strong>ma</strong>neva rapita nell’ascolto.<br />

Nor<strong>ma</strong> leggeva poesie e novelle a voce alta … e “Casa”<br />

commossa ascoltava partecipante.<br />

Tutte le ca<strong>se</strong> hanno un’ani<strong>ma</strong>, certo!<br />

Questo ognuno lo sa! Ma la Casa <strong>di</strong> “via della Cometa” ne<br />

aveva una così <strong>se</strong>nsibile e poetica che si legava perfettamente<br />

con quella <strong>di</strong> Nor<strong>ma</strong> !!! Nelle <strong>se</strong>rate <strong>di</strong> Plenilunio, la ragazza<br />

si affacciava dall’altezza del suo ultimo piano, apriva<br />

le finestre che si inargentavano <strong>di</strong> colpo ed insieme a “Casa”,<br />

ani<strong>ma</strong> contro ani<strong>ma</strong>, si metteva a rimirare cotanto spettacolo.<br />

In lontananza la fontanella dei giar<strong>di</strong>netti pubblici, <strong>non</strong><br />

più sopraffatta dal rumore dei vari Autobus e auto private,<br />

cantava con la sua voce <strong>di</strong> cristallo liberamente nella notte,<br />

mentre grappoli <strong>di</strong> piccioni dormivano sopra i bor<strong>di</strong> alti delle<br />

persiane delle soffitte, situate sotto gli spioventi del tetto.<br />

Se Nor<strong>ma</strong> cantava ed era allegra, anche “Casa” <strong>se</strong>mbrava<br />

ani<strong>ma</strong>rsi e ridere a cuore spiegato con lei, come potrebbe<br />

fare una buona <strong>ma</strong>dre.<br />

Sempre si crea questa simbiosi tra la casa e le persone che la<br />

abitano, <strong>ma</strong> il “feeling” creatosi tra la ragazza e la sua “Casa”<br />

era qualcosa <strong>di</strong> più, poiché si estrin<strong>se</strong>cava in una perfetta<br />

intesa su tutto e in un profondo affetto filial-<strong>ma</strong>terno.<br />

Così il sodalizio tra l’ani<strong>ma</strong> sola e solitaria <strong>di</strong> Nor<strong>ma</strong> e quella<br />

protettiva e <strong>ma</strong>terna della sua “Casa” durò per più <strong>di</strong> 15<br />

anni !!! Ma un giorno … <strong>non</strong> <strong>di</strong> Aironi … <strong>ma</strong> <strong>di</strong> neri Corvi<br />

… giun<strong>se</strong> la ferale notizia !!!<br />

Nor<strong>ma</strong>, dopo una as<strong>se</strong>nza <strong>di</strong> qualche giorno, tornava con la<br />

sua valigetta ad abbracciare “Casa” che nel frattempo le aveva<br />

custo<strong>di</strong>to con cura affettuosa tutti gli oggetti e le co<strong>se</strong> a cui la<br />

ragazza tanto teneva. Si aprì con lentezza la porta della signora<br />

del piano sottostante … e con viso spettrale e voce<br />

incolore comunicò con terribili suoni: “ Lo sa? Hanno <strong>ma</strong>ndato<br />

un avviso a tutti gli inquilini !!! Vendono lo stabile, ogni<br />

appartamento. Ci danno lo sfratto per finita locazione! Come<br />

faremo? Io sono vecchia e stanca e qui ho le mie abitu<strong>di</strong>ni!”<br />

<strong>di</strong>s<strong>se</strong> con voce che le morì in gola.<br />

Nor<strong>ma</strong> <strong>se</strong>ntì un pugnale calarsi con forza nella parte alta del<br />

petto … Si <strong>se</strong>ntiva palli<strong>di</strong>ssi<strong>ma</strong> … il sangue era fuggito dalle<br />

sue vene … Tentò una risposta che <strong>non</strong> venne.<br />

Salutò velocemente e cor<strong>se</strong>, cor<strong>se</strong> … su per le scale ri<strong>ma</strong>ste<br />

Il Salotto degli Autori<br />

- 42 -<br />

…, cor<strong>se</strong> a gettarsi nelle braccia della sua “Casa”!<br />

“Casa mia, casa mia, ti portano via da me!” singhiozzava<br />

forte … “Casa” era in un canto … anche la sua ani<strong>ma</strong> piangeva<br />

… piangeva silenziosamente.<br />

Per un momento <strong>se</strong>mbrò voles<strong>se</strong> <strong>di</strong>re qualcosa alla <strong>di</strong>sperata<br />

ragazza, anzi Nor<strong>ma</strong> era quasi sicura <strong>di</strong> aver percepito per un<br />

poco la voce <strong>di</strong> “Casa”, calda e buona. Ma poi <strong>non</strong> vi fu altro.<br />

Solo dolore e lacrime da parte <strong>di</strong> entrambe.<br />

Poi Nor<strong>ma</strong> si fece coraggio cominciò a preparare tutte le sue<br />

co<strong>se</strong>, a riporle in scatoloni, a sigillarli.<br />

E tutto questo sotto l’occhio silenzioso e triste <strong>di</strong> “Casa”,<br />

tutto <strong>di</strong> fronte alla sua ani<strong>ma</strong> ammutolita!<br />

Certo “Casa” cercò <strong>di</strong> cullarla ancora altre volte per alleviarle<br />

il dolore e Nor<strong>ma</strong> le fu grata <strong>di</strong> questo … <strong>ma</strong> nulla era<br />

come pri<strong>ma</strong>. Ora l’ombra spettrale dell’Ad<strong>di</strong>o … premeva<br />

con forza sulle loro anime.<br />

Sapevano che avrebbero dovuto lasciarsi per <strong>se</strong>mpre … ed<br />

era come morire ogni giorno un poco, sapendo <strong>di</strong> morire.<br />

Nor<strong>ma</strong> preparò tutti i suoi pacchi, chiamò la “Ditta Trasporti”,<br />

guardò una, <strong>di</strong>eci, cinquanta volte ancora “Casa” che era<br />

<strong>se</strong>mpre più triste e più avvolta nell’aria <strong>di</strong> “Abbandono”…<br />

sguarnita, vuota, <strong>di</strong>laniata, povera e sola… e l’amò più <strong>di</strong><br />

pri<strong>ma</strong> … e “Casa” questo amore lo <strong>se</strong>ntì.<br />

Era stato detto a Nor<strong>ma</strong> … :”Dopo aver effettuato il trasloco,<br />

lei il giorno 7 alle ore 10 tornerà qui per con<strong>se</strong>gnare le<br />

chiavi al nuovo proprietario definitivamente!!!”<br />

E lei si assoggettò alle regole. Con viso tèrreo traslocò.<br />

E il giorno 7 alle ore 10 si trovò nuovamente lì per con<strong>se</strong>gnare<br />

le chiavi.<br />

Anzi, no, Nor<strong>ma</strong> arrivò un’ora pri<strong>ma</strong> perché volle rientrare<br />

quando ancora <strong>non</strong> c’era nessuno, nelle braccia della sua<br />

“Casa”. Aprì il portoncino d’entrata e … “Casa” era lì ad<br />

attenderla fedele … Povera, sguarnita, ferita in più parti dai<br />

traslocatori, <strong>di</strong>sadorna con fili pendenti da tutte le pareti, cartacce<br />

in ogni dove … <strong>ma</strong> era ancora lì ad attendere Nor<strong>ma</strong>!!!<br />

Girò, rigirò e ancora girò in tutte le stanze la ragazza, guardandole<br />

una dopo l’altra. E poi d’accapo come ad imprimerle<br />

per <strong>se</strong>mpre nella mente.<br />

“Casa” sorrideva un poco.<br />

Poi giun<strong>se</strong> l’ora fati<strong>di</strong>ca dell’ultimo ad<strong>di</strong>o.<br />

Con le lacrime agli occhi Nor<strong>ma</strong> si <strong>di</strong>res<strong>se</strong> verso il portoncino.<br />

Uscì. Se lo richiu<strong>se</strong> alle spalle.<br />

Ora <strong>non</strong> le ri<strong>ma</strong>neva che ricon<strong>se</strong>gnare le chiavi.<br />

Mancavano 5 minuti.<br />

Loro arrivarono puntuali: il nuovo padrone, la moglie, l’avvocato,<br />

il geometra.<br />

“Noi siamo giunti. Eccoci. Le ha portate le chiavi?”<br />

“Certamente. Tutte le copie”.<br />

“Bene apriamo”<br />

Il nuovo padrone infilò la chiave nella toppa <strong>ma</strong> questa si<br />

inceppò e la porta <strong>non</strong> si aprì.<br />

Provò allora il geometra. Nulla accadde.<br />

Quin<strong>di</strong> l’avvocato. Ancora niente.<br />

Infine la moglie del nuovo padrone. Tutto fermo.<br />

“Ma è sicura che siano le chiavi giuste? Non si sarà sbagliata?”<br />

“Non è possibile!” Intervenne la signora del piano <strong>di</strong> sotto<br />

che <strong>se</strong>ntendo trambusto era venuta a vedere “Non è possibile!<br />

La signorina Nor<strong>ma</strong> è entrata poco fa, l’ho <strong>se</strong>ntita io!”<br />

“Sì è vero, sono entrata per rivedere la Casa” confessò Nor<strong>ma</strong><br />

a testa bassa.<br />

“Sarà come lei <strong>di</strong>ce, <strong>ma</strong> qui il portoncino <strong>non</strong> si apre.<br />

Non si vuole aprire. Ci abbiamo provato tutti! Ci provi anche<br />

lei allora che <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> es<strong>se</strong>rci entrata. Ci provi!”

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