ITALIA JUDAICA - Direzione generale per gli archivi
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Renata Segre<br />
cura della piccola Leonora? Né a Ferrara, né a Urbino si . apriva o po;te <strong>per</strong><br />
lei 52, dopo che il suo destino aveva pur agitato la cancellena _ med1ce , l estense<br />
e la pontificia. Il cardinale protettore si trovava gi rno <strong>per</strong> g1orno d fronte al<br />
problema concreto di avviare queste anime, os _ l faticosamente _ conqmstate, non<br />
solo alla salvezza spirituale, ma anche ed ms1eme sul cammmo terreno.<br />
« Si dura fatica a trovar chi <strong>gli</strong> riceva rispetto alle spese et io lo so di prov ···<br />
ché m'è convenuto andare a casa <strong>per</strong> casa a domandar limosine <strong>per</strong> lo vitto e vestito<br />
e dette fanciulle sono di bello aspetto e di buon ingegno » 53•<br />
Era un'es<strong>per</strong>ienza diffusa cui occorreva porre rimedio.<br />
. .<br />
Pio V aveva avuto idee chiare in proposito: un Avvzso, che circolava <strong>per</strong><br />
Roma alla fine di maggio del 1569 (nei giorni cioè nei quali il decreto di<br />
espulsione de<strong>gli</strong> ebrei diventava esecutivo), rende bene il s JO pensiero : « J?ice<br />
di voler [che] li putti, che h ora si trovano [nella Casa del catecum nl] : siano<br />
messi all'arte, et quelli che sono <strong>per</strong> riuscire in lettere darli al semmano, che<br />
<strong>gli</strong> esserci ti » 54• Con una sfumatura di maggiore concretezz _ a, ma una vola<br />
ancora in sostanziale sintonia col pontefice, Carlo Borromeo riteneva necessano<br />
avviare i fanciulli ebrei dopo il battesimo « a studii, overo a servire qualche<br />
gentilhomo 0 luogo pio, o a negotii o ad art hone ta _ e non p ricolosa er<br />
l'anima » 55• « Studi » voleva dire anche <strong>per</strong> l m, semmano e carnera ecclesia<br />
stica, senza <strong>per</strong>ò escludere quei conventi di me dica ti he ià . i . passa t <br />
avevano saputo trasformare i neofiti in celebri pred1catot1 e msost1tu1?il1 ce sotl<br />
di libri ebraici. Qualcuno poteva fare il cortigiano: <strong>per</strong> i più la soluz10ne gmsta<br />
era entrare come garzone in una bottega artigiana. Questo il programma del<br />
cardinale milanese, che si doveva sl rivelare di difficile attuazione, ma che era<br />
stato da lui definito e sentito con organica chiarezza.<br />
Tanta sicurezza di propositi mancava al Sirleto: i neofiti, affidati Ile sue<br />
cure, erano «nuove piante » (traduzione letterale dal greco) ----: come li . aveva<br />
definiti quando era ancora fresco della sua carica - e come tah « han b1sogno<br />
esser coltivate et sovenute con ogni sorte di aiuto » 56• Caso <strong>per</strong> caso, e<strong>gli</strong><br />
f. 522 r.<br />
52 P. Leoni a G. Sirleto, Ferrara, 14 lu<strong>gli</strong>o 1584, BAV, Vat. Lat. 6195, parte II,<br />
ll b<br />
53 Fra Andromaco (un regolare, non identificato, addetto alla catechesi de e e ree<br />
neofite ricoverate a Santa Monica) a G. Sirleto, Siena, 10 novembre 1580, ibid., Vat. Lat.<br />
6193, parte II, f. 624 r-v.<br />
54 Ibid., Urb. Lat. 1041, parte I, f. 84 v, Ro a, 28 aggio 56. In li1_1ea con<br />
questo progetto, Gregorio XIII istituiva. nel 1577 tl Colleg10 eccles1a uco degh ad