ITALIA JUDAICA - Direzione generale per gli archivi
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SHLOMO SIMONSOHN<br />
DIVIETO DI TRASPORTARE EBREI IN PALESTINA<br />
Nel 1428 i capi dell'Ordine dei francescani di Gerusalemme accusarono <strong>gli</strong><br />
ebrei che abitavano nella città di aver provocato l'espulsione dei frati dalla<br />
tomba di Davide e da altri luoghi santi che si trovavano nella parte inferiore<br />
del monastero sito sul Monte Sion 1• Sopra la «tomba di Davide» c'era la<br />
chiesa dell'« Ultima cena»: da qui il nome « coenaculum » dato a tutto l'edificio.<br />
L'interesse che <strong>gli</strong> ebrei e i cristiani avevano <strong>per</strong> la leggendaria tomba del<br />
re Davide è connesso con la questione dei Luoghi Santi <strong>per</strong> le tre religioni,<br />
generalmente, in Palestina e a Gerusalemme in particolare. Tombe e altri luoghi<br />
di culto attiravano la devozione e la venerazione dei credenti ed erano meta<br />
di pellegrinaggi. Su questo sfondo, di tanto in tanto, scoppiavano contese e<br />
litigi, la cui eco, in parte, si <strong>per</strong>cepisce ancora oggi a Gerusalemme, a Betlemme<br />
e altrove.<br />
Chi aveva allontanato i frati, in verità, non erano stati <strong>gli</strong> ebrei, ma<br />
l'autorità musulmana che dominava in Palestina. Sembra <strong>per</strong>ò che <strong>gli</strong> ebrei<br />
di Gerusalemme sin dal secolo XII avessero un particolare interesse <strong>per</strong> la<br />
tomba di David. Infatti già Biniamìn da Tudela scriveva nel suo diario:<br />
«Gerusalemme è circondata da alti monti; nel Monte Sion vi sono le tombe della<br />
casa di Davide e dei re che vennero dopo di lui. Il posto non è noto, ma quindici anni<br />
or sono, quando cadde una parete dell'altare che è sul Monte Sion, il Patriarca disse a<br />
un suo incaricato: «Prendi le pietre dalle vecchie mura e servitene <strong>per</strong> costruire l'altare ».<br />
Questi fece così e <strong>per</strong> il lavoro assunse venti o<strong>per</strong>ai, che estrassero le pietre dalle fondamenta<br />
delle mura di Sion. Tra <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>ai c'erano anche due ebrei amici tra loro; un giorno<br />
uno di questi preparò un pranzo <strong>per</strong> il compagno, poi tutti e due insieme, dopo aver<br />
mangiato, tornarono al lavoro. L'incaricato del Patriarca disse loro: «Perché avete ritar·<br />
dato? ». I due ebrei risposero: «Che te ne importa? quando <strong>gli</strong> altri interrom<strong>per</strong>anno<br />
1 M. IsH-SHALOM, Tombe de<strong>gli</strong> avi [in ebraico], Gerusalemme 1948, pp. 90 ss.;<br />
J. PRAWER, Il monastero francescano sul Monte Sion e <strong>gli</strong> ebrei di Gerusalemme nel '400<br />
[in ebraico], in « Bulletin of the Jewish Palestine Exploration Society », 14 (1947-1948),<br />
pp. 15-24; A. CoHEN, L'espulsione dei Francescani dal Monte Sion nel primo <strong>per</strong>iodo della<br />
dominazione ottomana - Una riesamina [in ebraico], in « Cathedra », 22 (1982), pp. 61-74;<br />
D. ]ACOBY, I Francescani e <strong>gli</strong> ebrei sul Monte Sion nel '500 [in ebraico], ibid., 35 (1985).