Paesaggi Archeologici della Sicilia Sud-orientale - La Sicilia in Rete
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Francesca Trapani<br />
Per quanto concerne la lettura metrica dell’impianto, dobbiamo premettere<br />
che la escavazione <strong>in</strong> roccia comporta un notevole grado di flessibilità e di approssimazione<br />
all’orig<strong>in</strong>ario schema progettuale. Diventa, cioè, difficile stimare con<br />
precisione l’unità di misura impiegata ed il compito può essere facilitato da un accurato<br />
rilievo e dalla possibilità di confronto tra misure generali e di dettaglio. In<br />
base ai nuovi rilievi effettuati con la collaborazione <strong>della</strong> dott. Marilena Far<strong>in</strong>a, è<br />
stato ipotizzato un piede di circa m 0.30 (m 0.2996) con un modulo compositivo<br />
esattamente pari a 10 P: la dimensione <strong>della</strong> navata centrale è, così, riconducibile a<br />
40x20 P. Si tratta di un’unità di misura di poco superiore rispetto al piede romano<br />
medio tardoimperiale (m 0.29574) e più vic<strong>in</strong>a a quella <strong>della</strong> regula riprodotta nella<br />
tabula mensoria di Leptis Magna 59 .<br />
Osservazioni utili possono essere tratte dal confronto con le basi metriche<br />
ipotizzabili per le altre chiese rupestri e <strong>in</strong> muratura <strong>della</strong> <strong>Sicilia</strong>, nonostante la non<br />
verificata attendibilità dei rilievi editi 60 .<br />
Come desumibile dalle tabelle 1 e 2 i confronti più prossimi si hanno con la<br />
citata chiesa rupestre di S. Marco, dove è similmente impiegato un piede di circa m<br />
0.30 ed il modulo base M corrisponde pure a 10 P, per una dimensione <strong>della</strong> navata<br />
centrale pari a 40x20 P. Allo stesso modo, anche nella chiesa di S. Pietro presso<br />
Buscemi il piede corrisponde a circa m 0.307, ma il modulo base è pari a 8 P e la<br />
navata centrale si estende per 28x16 P.<br />
Per quanto riguarda gli edifici <strong>in</strong> muratura, solo le basiliche di Sofiana e di<br />
Salemi e Kaukana sono dimensionate secondo un piede di m 0.305/0.306, con moduli,<br />
rispettivamente, di 14 13 P ed 11 P. Ad un orizzonte più prossimo alla tradizione<br />
metrologica romana, sembrano appartenere, <strong>in</strong>vece, le basiliche di S. Pietro<br />
<strong>in</strong>tra moenia, a Siracusa, con un piede di m 0.295 e modulo di 12 P, ed Eloro con<br />
un piede di m 0.297 e con un modulo base di 5 ¾ P.<br />
Nelle basiliche di Citta<strong>della</strong>, Monte Po, Pirrera, <strong>in</strong>vece, viene utilizzato un<br />
piede di circa m 0.31, più prossimo al piede bizant<strong>in</strong>o che oscilla tra i m 0.308 e i<br />
59 Per il piede romano imperiale v. G. IOPPOLO, <strong>La</strong> tavola delle unità di misura del mercato<br />
augusteo di LeptisMagna, <strong>in</strong> QuadALibia, 5, 1967, pp. 89-98; G. DE ANGELIS D’OSSAT-R. FARIOLI, Il<br />
complesso paleocristiano di Breviglieri (El Khadra), <strong>in</strong> QuadALibia, 7, 1975, p. 42 sgg.; F. TOMA-<br />
SELLO, Un prototipo di capitello cor<strong>in</strong>zio di Sabratha, <strong>in</strong> QuadALibia, 3, 1983, p. 92, n. 10; E. JOLY-<br />
F. TOMASELLO, Il tempio a div<strong>in</strong>ità ignota di Sabratha, (MonArchLib, XVIII), Roma 1984, p. 125, n.<br />
35; P. BARRESI, Sopravvivenze dell'unità di misura punica e suoi rapporti con il piede romano<br />
nell'Africa di età imperiale, <strong>in</strong> L’Africa romana, VIII, 1990, pp. 479-502; ID., Unità di misura<br />
usata nelle fortificazioni bizant<strong>in</strong>e <strong>in</strong> Africa, <strong>in</strong> L’Africa Romana, IX, 1991, pp. 831-842.<br />
60 Molti di questi, tuttavia, risalgono a pubblicazioni piuttosto datate e non sono stati aggiornati,<br />
ciò ne riduce, purtroppo, l’affidabilità per <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i di tipo metrologico, soprattutto per quanto<br />
concerne le strutture rupestri di per se stesse leggibili con difficoltà a causa delle imprecisioni occorse<br />
nella loro realizzazione.