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Paesaggi Archeologici della Sicilia Sud-orientale - La Sicilia in Rete

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Il paesaggio tardoantico nel territorio di Rosol<strong>in</strong>i<br />

prima antichissima tipologia cimiteriale precede quella ipogea, viene da questa ad<br />

un certo punto soppiantata, e poi di nuovo si sostituisce ad essa. Di fatto la più tarda<br />

attestazione epigrafica datata <strong>in</strong> un contesto catacombale del territorio siciliano<br />

rimonta all’anno 468 ed è stata trovata nella vic<strong>in</strong>a Cava Ispica 51 , <strong>in</strong> uno degli sviluppi<br />

più tardi <strong>della</strong> necropoli, dove sono presenti anche dei casi di ipogei abbandonati<br />

<strong>in</strong> corso d’opera 52 .<br />

Si può, al momento, ipotizzare che nel corso del VI secolo la pratica di seppellire<br />

<strong>in</strong> ipogei sia progressivamente caduta <strong>in</strong> disuso, a favore delle tombe a fossa<br />

sub divo. Nella necropoli di Commaldo/case Castellano e a Cozzo Tondo nella valle<br />

del Pra<strong>in</strong>ito le poche tombe che si conoscono sono soltanto del tipo a fossa ed <strong>in</strong><br />

relazione con un <strong>in</strong>sediamento di tipo cosiddetto «megalitico», che cronologicamente<br />

orienterebbe verso il VI-VII secolo d.C. 53 .<br />

B. Per le tipologie sepolcrali ipogee si può, <strong>in</strong>nanzitutto, dist<strong>in</strong>guere tra quelle<br />

pert<strong>in</strong>enti a comunità e quelle di privati. Al loro <strong>in</strong>terno, comunque, si possono<br />

evidenziare prelim<strong>in</strong>armente dei caratteri comuni. Si rileva, per esempio, la mancanza<br />

del tipo del loculo, i cui esempi <strong>della</strong> necropoli di contrada Croce Santa/Zacco-Miccio<br />

costituiscono attualmente le sole eccezioni; certamente la tipologia<br />

di architettura «astrutturale» funeraria più frequentemente attestata, <strong>in</strong> differenti<br />

varianti, è quella dell’arcosolio, più tardiva rispetto al semplice loculo 54 ; ciò sembra<br />

rimandare gli abitati relativi ad un momento avanzato - non prima del IV secolo<br />

d.C. -. Tali arcosoli si trovano non solo all’<strong>in</strong>terno degli ipogei, ma anche<br />

all’esterno, ed <strong>in</strong> questo caso si tratta, evidentemente, di sistemi di sepolture, di diritto<br />

privato, di maggiore impegno rispetto alle fosse terragne, circoscritte <strong>in</strong> spazi<br />

funerari comuni, perché si dispongono generalmente lungo i percorsi di aree cimiteriali<br />

pert<strong>in</strong>enti ai s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong>sediamenti.<br />

<strong>La</strong> necropoli di Croce Santa/Cozzo Cisterna, anzi, è quasi esclusivamente<br />

formata da arcosoli all’aperto che assommano a non meno di quarantac<strong>in</strong>que. Così<br />

anche la necropoli sotto le case Poidomani nella Cava del Pra<strong>in</strong>ito con una trent<strong>in</strong>a<br />

di arcosoli all’aperto: qui i due ipogei A e C hanno presumibilmente orig<strong>in</strong>e da arcosoli,<br />

<strong>in</strong> quanto il loro <strong>in</strong>gresso risulta ampio quanto il lato lungo di un’arca. Una<br />

tale pratica è testimoniata altrove negli Iblei sud-orientali e prevede l’<strong>in</strong>nalzamento<br />

<strong>della</strong> volta oppure l’asportazione delle guance delle arche 55 . Si tratta, <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva,<br />

di piccoli ipogei pert<strong>in</strong>enti a nuclei familiari, di diritto privato, così come privati<br />

51 RIZZONE – SAMMITO 2005, pp. 49-50.<br />

52 RIZZONE – SAMMITO 2001, pp. 60-64, tav. XII.<br />

53 Sugli <strong>in</strong>sediamenti cd. «megalitici» degli Iblei v. ORSI 1896; DI STEFANO-MESSINA 1997;<br />

MESSINA 2000; MESSINA 2002; RIZZONE-SAMMITO 2004a, pp. 93-95.<br />

54 Cfr. RIZZONE-SAMMITO 2001, p. 126, n. 81; RIZZONE-SAMMITO cds.a.<br />

55 Cfr., ad esempio, gli ipogei C, D, G ed I di Poggio Salnitro ed M di Cava <strong>La</strong>v<strong>in</strong>aro a Cava<br />

Ispica, I di Spaccaforno e G ed H di Favara, ai marg<strong>in</strong>i dell’attuale Ispica: RIZZONE-SAMMITO cds.a.<br />

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