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Paesaggi Archeologici della Sicilia Sud-orientale - La Sicilia in Rete

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6<br />

Francesca Buscemi<br />

rale borbonica che, come ebbe a sottol<strong>in</strong>eare già nel Settecento il Pr<strong>in</strong>cipe di Biscari<br />

3 , aveva aperto nuove prospettive sia di fruizione del ricchissimo patrimonio archeologico<br />

siciliano sia verso la riappropriazione culturale del paesaggio antico.<br />

L'abbondante letteratura di viaggio <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong> tra Seicento e Ottocento testimonia,<br />

del resto, entrambe queste connotazioni del territorio che hanno concorso<br />

alla costruzione dell’immag<strong>in</strong>ario <strong>in</strong>torno all'Isola. Tuttavia, il tema delle l<strong>in</strong>ee<br />

connettive territoriali appare spesso <strong>in</strong> questi testi perlomeno secondario, quando<br />

non ignorato del tutto: delle numerose difficoltà logistiche <strong>in</strong>contrate dai viaggiatori<br />

nella visita di luoghi ed emergenze, rimane soltanto il topico pittoresco del gruppo<br />

di accompagnatori armati «consigliati» per l'<strong>in</strong>columità degli stranieri (fig. 1).<br />

Particolarmente nel quadro di un’accezione antiquaria degli <strong>in</strong>teressi legati ai viaggi,<br />

tale scenario si impone, anzi, sulla stessa ricognizione topografica.<br />

È noto lo speciale <strong>in</strong>teresse scientifico, e archeologico <strong>in</strong> particolare, manifestatosi<br />

nell'ultimo ventic<strong>in</strong>quennio 4 verso la letteratura di viaggio sette-ottocentesca<br />

<strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong>, né sono mancati contributi mirati allo specifico dell’area iblea 5 , sebbene<br />

geograficamente eccentrica rispetto agli it<strong>in</strong>erari odeporici più affermati. Tuttavia,<br />

da un punto di vista archeologico, tali letture dei voyages si sono appuntate più frequentemente<br />

sul tema <strong>della</strong> corrispondenza tra emergenze descritte ed emergenze<br />

oggi note, piuttosto che sugli aspetti propriamente topografici dei percorsi.<br />

È <strong>in</strong>dubbio che le scelte «operative» e, <strong>in</strong> ultima analisi, il taglio scientifico<br />

degli it<strong>in</strong>erari di viaggio, siano legati alla migliore praticabilità di alcuni siti; i percorsi<br />

battuti, cioè, non bastano da soli a ricucire un rapporto <strong>in</strong>frastrutturale di lungo<br />

periodo con il territorio neanche se <strong>in</strong>quadrato attraverso la documentazione<br />

cartografica già di larga diffusione. Tuttavia, al di là delle scelte logisticamente obbligate,<br />

è possibile <strong>in</strong>dividuare alcune chiavi di lettura delle preferenze it<strong>in</strong>erarie.<br />

Una di esse, se non la più importante, è costituita dalla verifica <strong>della</strong> corrispondenza<br />

tra testimonianze delle fonti letterarie antiche e testimonianze materiali ancora<br />

<strong>in</strong> posto, approccio caratterizzato, f<strong>in</strong>o al primo ventennio del Milleottocento, dalla<br />

ben nota radicale esclusione dei monumenti del Medioevo.<br />

All'orig<strong>in</strong>e <strong>della</strong> selezione ragionata di luoghi e antichità presi <strong>in</strong> esame dai<br />

viaggiatori, dunque, è la dipendenza dalle fonti antiche <strong>in</strong>tesa, soprattutto nel Settecento,<br />

come strumento di rievocazione del mito dell'età dell'oro, almeno f<strong>in</strong>o a<br />

Goethe. Essa si risolve <strong>in</strong> un pellegr<strong>in</strong>aggio spirituale che, sostanziato, appunto, dai<br />

classici greci e lat<strong>in</strong>i, si atteggia spesso a «manutenzione mitografica del mito» 6<br />

che poco ha a che fare con la realtà fisica e la geografia: Siracusa rimane nell'im-<br />

3 Infra, p. 16<br />

4 Per la bibliografia fondamentale v. S. DI MATTEO, Viaggiatori stranieri <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong> dagli Arabi<br />

alla seconda metà del XX secolo. Repertorio, analisi, bibliografia, Palermo 1999; PAGNANO 2001.<br />

5 GRINGERI PANTANO 1999.<br />

6 L'espressione è di T. Scarpa (Venezia è un pesce, Milano 2003 6 , p. 96).

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