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Paesaggi Archeologici della Sicilia Sud-orientale - La Sicilia in Rete

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4<br />

Giovanni Uggeri<br />

di toponimi dalla caratteristica uscita <strong>in</strong> -<strong>in</strong>i, che diedero poi nome a feudi medievali:<br />

Rosol<strong>in</strong>i anzitutto, ma anche Benu<strong>in</strong>i, Cammarat<strong>in</strong>i, Canzis<strong>in</strong>i, Frig<strong>in</strong>t<strong>in</strong>i,<br />

Longar<strong>in</strong>i, Mauc<strong>in</strong>i, Musol<strong>in</strong>i, Ritill<strong>in</strong>i, Saccul<strong>in</strong>i, Saytun<strong>in</strong>i, Scib<strong>in</strong>i. Solo per<br />

alcuni di questi è proponibile un’orig<strong>in</strong>e prediale antica, passata poi attraverso il<br />

tramite bizant<strong>in</strong>o, mentre gli altri potrebbero essersi formati per analogia con i<br />

primi anche da term<strong>in</strong>i arabi. Difatti ho già proposto di vedere nei diversi toponimi<br />

Longar<strong>in</strong>i sparsi <strong>in</strong> quest’area la sopravvivenza di vari praedia Longariana di un<br />

Longarius e così <strong>in</strong> Ritill<strong>in</strong>i quelli di un Rutilius, mentre Musol<strong>in</strong>i mi sembra <strong>in</strong>dicare<br />

una massa ad mausoleum (tipo quello di Saccol<strong>in</strong>i o la Pizzuta). Ma per gli<br />

altri il problema etimologico resta aperto.<br />

In conclusione, esordivo dicendo che l’addentrarsi nei paesaggi archeologici<br />

degli Iblei di Rosol<strong>in</strong>i non era di tutti i giorni e non sembrava gratificante, ma<br />

chi ha avuto la perseveranza di farlo non è rimasto certo deluso, perché – anche se<br />

comunemente vengono trascurati – et saxa loquuntur. Un sasso rimane solo un<br />

sasso e può restare <strong>in</strong>osservato per secoli, f<strong>in</strong>tanto che non viene <strong>in</strong>serito <strong>in</strong> una<br />

serie che gli conferisce significato storico. Qui i sassi sforacchiati ci hanno rivelato<br />

la distribuzione dell’<strong>in</strong>sediamento e anche l’<strong>in</strong>tensità del popolamento <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>ate<br />

epoche storiche, dilatando le nostre conoscenze, ma aprendo anche nuovi<br />

<strong>in</strong>terrogativi. Ritorniamo dunque ancora una volta al problema del rapporto controverso<br />

tra Storia generale e storia locale, che va sempre risolto come rapporto dialettico<br />

tra una Storia generale che aiuta a comprendere il significato delle s<strong>in</strong>gole<br />

emergenze e queste che con le loro peculiarità locali <strong>in</strong>troducono nel dibattito<br />

scientifico nuovi aspetti mai considerati <strong>in</strong> precedenza e concorrono perciò a meglio<br />

circostanziare e sfaccettare una sempre più ricca e articolata Storia globale.<br />

Giovanni Uggeri<br />

(Università “<strong>La</strong> Sapienza” - Roma)

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