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Paesaggi Archeologici della Sicilia Sud-orientale - La Sicilia in Rete

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16<br />

Francesca Buscemi<br />

o, viceversa, rimonti alla perdita di cont<strong>in</strong>uità del tracciato <strong>della</strong> grande arteria antica<br />

<strong>in</strong> questo tratto. Idrisi attesta una strada tra Balansûl e Ragûs (Palazzolo e Ragusa)<br />

67 (fig. 9) e il più tardo testo di Cluverio mostra senz'altro una conoscenza <strong>della</strong><br />

Via Sel<strong>in</strong>unt<strong>in</strong>a 68 , ritenuta passante da Ragusa (Hybla) e dal feudo di S. Maria<br />

dell'Arco, tra Noto e Avola, identificato dall'autore nell'antica Acrae 69 . Da qui passava<br />

probabilmente non la Sel<strong>in</strong>unt<strong>in</strong>a, bensì l'antico tracciato <strong>della</strong> Palazzolo-Noto<br />

segnalato dai siti greci di Aguglia e Mandre Alte, al quale sembrerebbe fare riferimento<br />

la menzione di una viam veterem nei documenti di età sveva 70 . <strong>La</strong> ricostruzione<br />

proposta dall'Olandese e la sua identificazione delle stationes, come dimostra<br />

anche il rifiuto <strong>della</strong> lettura Acre = Palazzolo, è soprattutto calcolata <strong>in</strong> base alle<br />

distanze tramandate dalle fonti it<strong>in</strong>erarie e alle testimonianze delle fonti antiche;<br />

sfugge spesso, cioè, il rapporto tra l'erudizione e la verifica sul campo dei percorsi.<br />

Un fattore non secondario a determ<strong>in</strong>are la <strong>in</strong>tenzionale «deviazione» di Fazello<br />

può essere stato costituito dall'importanza del sito di S. Lucia, che compare,<br />

accanto ai più importanti centri urbani, nelle carte a partire da quella di Ortelio<br />

(1584) 71 . Tale rilievo era certamente connesso al ruolo assunto dal centro nella ricristianizzazione<br />

dell'altopiano acrense svolto dal priorato agost<strong>in</strong>iano di S. Lucia<br />

de Montaneis a partire dal 1103, nonché alla natura di «frontiera» del monastero e<br />

del feudo, fedeli alla monarchia normanna e situati al conf<strong>in</strong>e tra le signorie di Siracusa<br />

e Ragusa 72 .<br />

Da S. Lucia Fazello si dirige a Ragusa. Un tracciato da Acre a Ragusa che<br />

guadava il fiume Tellaro presso la contrada Fùrmica è chiaramente documentato<br />

per l’età classica ed ellenistica da necropoli e fattorie 73 . In particolare, tra le trazzere<br />

moderne che, uscendo da Acre, attraversavano il contado, ve ne era una che si<br />

ricongiungeva alla piana di Fùrmica passando attraverso le contrade Serra Vetrano,<br />

Santa Lucia, Casalicchio e Ciurca, con un percorso molto disagevole che prendeva,<br />

appunto, il nome di «scala di Ragusa» 74 . È più verosimile, tuttavia, ricondurre il<br />

pecorso di Fazello alla ripresa medievale di questo antico tracciato tra Acre e Ragusa.<br />

Le fonti di età sveva attestano, <strong>in</strong>fatti, un asse viario <strong>Sud</strong>-Ovest/Nord-Est di<br />

67<br />

UGGERI 2004, p. 292, fig. 98.<br />

68<br />

CLUVERIO 1619, pp. 351-352.<br />

69<br />

Ibidem, p. 354.<br />

70<br />

ARCIFA 2001a, p. 173.<br />

71<br />

A. ORTELIUS, <strong>Sicilia</strong>e veteris typus, ex conatibus geographicis ab. Ortelij <strong>in</strong> addimentum III<br />

theatri orbis terrarum. Abrahamus Ortelius (...). 1584. Antuerpiae Ambivantorum (<strong>in</strong> DUFOUR- LA<br />

GUMINA 1998, p. 90 e p. 291). Non a caso, la carta di Ortelio costituisce il primo tentativo di raffronto<br />

tra le fonti scritte e la cartografia moderna (ibidem).<br />

72<br />

ARCIFA 2001a, pp. 178-180; BALSAMO 2001, pp. 215-221; MESSINA 2001a, p. 127.<br />

73<br />

A. CURCIO, Resti di fattorie antiche nella vallata del Tellaro, <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong> Archeologica, 41,<br />

1979, p. 88.<br />

74<br />

Ibidem.

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