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anno 2010 - Istituto studi atellani

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per il cero pasquale. Il pulpito che oggi si ammira non è l’originario ambone<br />

medievale 45 .<br />

Nella navata centrale due scale di marmo portano alla cripta, che occupa uno spazio<br />

quasi uguale a quello del presbiterio. L’ipogeo è diviso in tre navate da una doppia fila<br />

di colonne. Il tempietto nato seguendo la pianta, l’architettura e le proporzioni del Santo<br />

Sepolcro in Gerusalemme, termina con un cornicione di coronamento su cui poggia una<br />

balaustra con diciotto statuette.<br />

2.5. Carinola. Cattedrale<br />

Nella sua Italia Sacra Ughelli ci informa che Calinensis Episcopatus inchoatus est a<br />

Sancto Bernardo Fori Claudiensis Episcopo <strong>anno</strong> Christi MLXXXVII 46 . Con buona<br />

probabilità il Santo appena eletto vescovo nel 1087 e favorito dall’appoggio di Gionata,<br />

figlio di Riccardo conte di Capua 47 , fece trasferire la sede episcopale da Foroclaudio a<br />

Carinola e diede inizio alla costruzione della nuova Cattedrale, i cui lavori vennero<br />

ultimati nel 1094. La nuova costruzione sorge su un edificio forse paleocristiano e<br />

dedicato alla Vergine e a San Giovanni Battista. Essa ricalca uno schema basilicale che<br />

si andava ormai diffondendo in molte chiese della Campania, da S. Angelo in Formis a<br />

S. Pietro ad Montes, il modello benedettino-cassinese con tre absidi ad oriente a cui<br />

aderivano le navate divise, molto probabilmente, da colonne.<br />

Breve vita ebbe questa costruzione perché appena due decenni dopo la morte del suo<br />

fondatore, nel 1109, la città di Carinola volle ingrandire la chiesa in onore del vescovo<br />

Bernardo. I lavori, iniziati nel 1109, dovettero protrarsi fino al 1118, <strong>anno</strong> in cui Papa<br />

Gelasio II di Gaeta concesse l’autorizzazione a consacrare la nuova chiesa 48 . Le absidi<br />

originarie furono interrate con il conseguente allungamento del corpo della chiesa e fu<br />

costruito un transetto che comportò una sensibile riduzione del vicino sacello<br />

paleocristiano. L’aspetto della Cattedrale si mantenne inalterato fino al 1349 quando un<br />

disastroso terremoto scosse tutta la Campania. Nel 1431 circa fu realizzato l’arco<br />

trionfale di gusto catalano e fu realizzata a lato del sacello paleocristiano la Cappella di<br />

San Bernardo 49 .<br />

Ai tre portali corrispondono all’interno tre navate, divise dai pilastri che nel XIV secolo<br />

sostituirono le colonne originarie. Parte integrante dell’edificio sacro è il sacello<br />

paleocristiano, nucleo originario della chiesa cattedrale di Carinola, situato al lato nord<br />

del presbiterio. Il vano conserva ancora il pavimento originario a mosaico, mentre la sua<br />

piccola abside semicircolare fu riportata alla luce durante i lavori di restauro. A lato del<br />

sacello si trova la rinascimentale cappella di San Bernardo, realizzata nel XV secolo. Si<br />

tratta di una semplice struttura a cupola su pianta quadrata dove sono venerati i resti<br />

mortali del Santo Vescovo, gelosamente custoditi in un sarcofago romano del IV secolo.<br />

2.6. Sessa Aurunca. Cattedrale<br />

Nata sui ruderi di un tempio pagano dedicato a Mercurio o ad Ercole 50 , la Cattedrale di<br />

Sessa Aurunca si rivela uno dei gioielli romanici della Campania. Fu forse nel V secolo<br />

che l’antico tempio pagano fu convertito in basilica cristiana e dedicato all’Arcangelo<br />

45 D. F. GLASS, Romanesque sculpture …, p. 113.<br />

46 F. UGHELLI, Italia Sacra, VI, Venezia 1720, p. 461.<br />

47 L. MENNA, Saggio istorico …, p. 21.<br />

48 M. D’ONOFRIO, Carinola: origini e sviluppi dell’antica chiesa cattedrale, in «Studia<br />

Suessana», 1 (1979), p. 27.<br />

49 L. MENNA, Saggio istorico …, pp. 49-99; G. D’ANGELO, Carinola nella storia e nell’arte …,<br />

p. 63.<br />

50 T. DE MASI, Memorie istoriche degli Aurunci, Napoli 1761, p. 191.; G.M. DIAMARE,<br />

Memorie storico-critiche della chiesa di Sessa Aurunca, Napoli 1907, p. 3.<br />

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