anno 2010 - Istituto studi atellani
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Die 8 [octavo] mensis martii 1729.<br />
Neapoli in Aula Tribunalis Sancti Officij huius Curiae Archiepiscopalis Neapolitanae |<br />
Sponti propria comparuit Reverendus Doctor Dominus Innocentius Cutinelli 6 Sacerdos<br />
Neapolitanus filius | Patris Nicolaj deg+++ in Platea noncupata lo Vico della Lana in<br />
domibus proprijs | celebrans ubique +++ +++ <strong>anno</strong>rum 38 ut dicitur qui asseruit<br />
velle denunciare nonnulla | spectantia ad dictum Tribunal, et delato ej juramento dè<br />
veritate dicenda quibus tactis Sanctis | +++ Evangelijs iuravit et exposuit, ut infra,<br />
videlicet | Per disgravio di mia coscienza mi occorre denununciare in questo Sacro<br />
Tribunale, qualmente sar<strong>anno</strong> | otto, nove anni in circa coll’occasione dell’amicizia e<br />
corrispondenza che all’ora tenevo, | e frequentavo col clerico Don Nicolò Capasso<br />
Pubblico e Primario Lettore di Legge civile | in questa Città, questo essendo da me<br />
domandato del suo sentimento della Bulla, Uni-| genitus 7 mi rispose che detto suo<br />
sentimento l’aveva detto in Roma a Monsignor Illustrissimo| Don Carlo Majello 8 ,<br />
siccome in quel stesso giorno, per tal domanda fattali, mi raccontò | Li stessi<br />
sentimenti, cio è che detta Bulla, Unigenitus, delle proposizioni scolastiche, | che<br />
condendava, aveva detto à Monsignor Majello, che si l’avessero veduto loro in- |<br />
tendendo questo termine loro, à mio giudicio che fussero j Teoligi, atteso esso Don Ni-|<br />
colò non sè n’intendeva , quanto poj alle proposizioni morali condendate dalla | stessa<br />
Bulla, aggiuntovi anco le Dogmatiche sè non erro, per non ricordarmi bene | disse, che<br />
quelle erano proposizioni d’eterna verità, e che stava per dirlo in barba del | Papa,<br />
perlocche per mezzo di questa proposizione, stimai fin dall’ora, che esso Don Nicolò|<br />
vivesse con detto stesso sentimento di sopra spiegato, in altri giorni in appresso colla |<br />
sopradetta occasione discorrendo il medesimo Don Nicolò con me disse, e proferì di<br />
propria bocca | Le seguenti proposizioni non in un’ solo giorno, mà in più giorni.<br />
Prima che il Concilio | di Trento aveva riformato la cocolla: intendendo de’ monaci,<br />
quando la | riforma doveva farsi in capite, et in membris, come dice il Concilio di<br />
Basilea, | intendendo dire esso Don Nicolò che tal riforma doveva farsi prima dalla<br />
Persona| del Papa, e si servir di citare un’ concilio, il quale benche dà principio fusse<br />
stato| Legitimo, però alla fine si ridusse inconciliabile essendo stato dopo alcune |<br />
sessioni sciolto dal Papa, quale è quello di Basilea. Secondo che esso Don Nicolò|<br />
aveva inteso di una persona, che non nominò, che aveva letto L’Istoria del | Concilio di<br />
Trento del Cardinale Pallavicino 9 , e quella di Pietro Suave 10 , ch’il Pallavicino| trionfa<br />
6<br />
Non ho trovato notizie di questo sacerdote di anni 38 (nato nel 1691), figlio di Nicola Cutinelli<br />
ed abitante in Napoli in vico della Lana.<br />
7<br />
La Bolla Unigenitus, emanata da Papa Clemente XI l’8 settembre 1713, condannava 101<br />
proposizioni estratte dal libro del teologo ed asponente del giansenismo francese Pasquier<br />
QUESNEL, Reflexions morales sur le Nouveau Testament, Paris 1692.<br />
8<br />
Carlo MAJELLO, filosofo e teologo nato a Napoli nel 1665 da genitori di Aversa (CE), è<br />
conosciuto per aver scritto l’Apologeticus Christianus e per essere stato Canonico della Basilica<br />
di San Pietro in Roma sotto il Pontificato di Clemente XI, nonché Segretario de’ Brevi con<br />
Benedetto XIII, A. MAZZARELLA DA CERRETO, Carlo Majello, in Biografia degli uomini<br />
illustri del regno di Napoli ornata de’ loro rispettivi ritratti compilata da diversi letterati, Tomo<br />
III, Napoli 1816. Dalla medesima biografia rilevo che il Majello, prima di entrare nelle grazie<br />
papali, era stato tratto in arresto sulla spinta dei gesuiti che lo avevano accusato di insegnare le<br />
idee di Cartesio, tanto che il Capasso, intimo amico del Majello, diceva che se egli non era stato<br />
il martire della filosofia cartesiana, ne era stato almeno il confessore.<br />
9<br />
Pietro SFORZA PALLAVICINO, Istoria del Concilio di Trento scritta dal padre Sforza<br />
Pallauicino della Compagnia di Giesù oue insieme rifiutasi con autoreuoli testimonianze<br />
un’Istoria falsa diuolgata nello stesso argomento sotto nome di Pietro Soaue Polano, Roma<br />
1656-1657.<br />
10<br />
Pietro SOAVE, pseudonimo di Paolo SARPI, Historia del Concilio tridentino. Nella quale si<br />
scoprono tutti gl’artificii della Corte di Roma, per impedire che ne la verità di dogmi si<br />
palesasse, ne la riforma del papato, & della Chiesa si trattasse, Londra 1619.<br />
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