11.06.2013 Views

anno 2010 - Istituto studi atellani

anno 2010 - Istituto studi atellani

anno 2010 - Istituto studi atellani

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

far parte del regno d’Italia. Nella seconda parte, l’autore ha tentato di recuperare o<br />

almeno di risalire alle origini delle tante chiese che si aprivano al culto in questo<br />

territorio, in modo che possa rimanere una testimonianza storicamente accertata del<br />

nostro mondo per coloro i quali «questo tempo chiamer<strong>anno</strong> antico» (Dante, Paradiso,<br />

c. XVII, v. 120). La fonte principale delle informazioni è stata l’Archivio storico di<br />

Montecassino, grazie alla disponibilità e alla generosità del direttore, don Faustino<br />

Avagliano, che ha semplificato e facilitato l’interpretazione di documenti originali,<br />

antichi di oltre mille anni, come le pergamene, la Chronica Sancti Benedicti Casinensis<br />

e la Chronica monasterii Casinensis. Il libro in copertina riporta un frammento di<br />

paliotto di marmo di Carrara raffigurante il martirio di S. Bartolomeo (sec. XVII).<br />

Quest’opera, brillante e geniale, è la testimonianza di una donna che ha un alto senso<br />

della Chiesa e dei luoghi sacri. Essa offre allo specialista nuove prospettive e un<br />

esauriente panorama a quanti vogliono avere idee chiare sulla storia locale. La Carrocci<br />

ha condensato il meglio che è stato pensato è detto su Pontecorvo Sacra, guidando il<br />

lettore in una materia spesso ardua e complessa; evocando la capacità che ha sempre<br />

caratterizzato il monachesimo benedettino di ricostruire e difendere le radici.<br />

PASQUALE PEZZULLO<br />

ANTONIO CESARO, Pietro Cammisa e il suo tempo, Ed. Comune di Sant’Antimo,<br />

Sant’Antimo <strong>2010</strong>.<br />

Antonio Cesaro ritorna il libreria con una sua pubblicazione dal titolo: Pietro Cammina<br />

e il suo tempo. Onore e dovere. Il testo, edito dal Comune di S. Antimo per la Collana di<br />

<strong>studi</strong> e ricerche e stampato nel mese di giugno <strong>2010</strong> per i tipi EuroStamp SRL, è<br />

suddiviso in nove capitoli con un’appendice di documenti conservati presso l’archivio<br />

del I° Circolo Didattico, intitolato alla memoria di Pietro Cammisa fin dal 7/10/1951<br />

con l’apposizione di una lapide.<br />

Cammisa era un ufficiale, aggregato alla divisione Acqui che nel 1943, durante la<br />

Seconda Guerra Mondiale fu inviata a Cefalonia, teatro della guerra che l’Italia<br />

conduceva contro la Grecia. Qui, insieme ad altri 406 Ufficiali italiani, trovò la morte,<br />

in quanto, dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943, i tedeschi fecero strage di tutti i<br />

soldati italiani che non si arruolavano nella Repubblica di Salò. Trucidato barbaramente<br />

e gettato in una fossa comune, “l’eroe” viene presentato da Cesaro attraverso un<br />

excursus dettagliato della sua vita: le notizie sui genitori, gli <strong>studi</strong>, il diploma, la<br />

formazione eclettica di cultore di filosofia, cinematografia e arte, la Laurea in Lettere.<br />

Inoltre, è ricostruito il complesso scenario storico dell’epoca e l’impatto che il fascismo<br />

e la guerra ebbero sulla città di Sant’ Antimo. Non a caso nella presentazione il<br />

Generale Ciro Di Marino, sottolinea che il lavoro di Cesaro è «mirabile esempio di<br />

ricostruzione storica e di affermazione di purissimi valori culturali, civili e militari,<br />

delineati con rara capacità partecipativa».<br />

Del resto, Cesaro, legato da profondo legame affettivo con Sant’Antimo, sua città natale<br />

e con la scuola, dove è stato prima scolaro e poi genitore di allievi, non poteva non<br />

essere coinvolto dalla vicenda umana di “Pierino”, approfondendone i contorni in<br />

maniera particolareggiata. In questo modo il testo, connotato da «chiarezza di tratto,<br />

precisione amorevole e instancabile ricerca», offre una serie di «sequenze quasi<br />

cinematografiche con piani sequenziali incalzanti e foto d’epoca», come <strong>anno</strong>ta Angela<br />

Rispo nella presentazione. La Direttrice Didattica fa osservare come tutta la vicenda<br />

umana del protagonista sembra essere messa a fuoco nitidamente dall’occhio dello<br />

<strong>studi</strong>oso appassionato, che centra le diverse parti componenti il dramma personale di un<br />

giovane che, combattendo per la patria, trova una morte assurda a soli 24 anni!<br />

La narrazione, che si snoda come una fabula, recuperando anche documenti d’archivio e<br />

lettere autografe, «procede dando la sensazione che i fatti siano stati riportati<br />

262

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!