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anno 2010 - Istituto studi atellani

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tipologia lungo il circuito perimetrale, di modo che le aperture degli ambienti a<br />

pianterreno sono rigorosamente sottili monofore centinate, mentre quelle distribuite al<br />

livello superiore h<strong>anno</strong> forma quadrata, tranne la coppia situata sul versante<br />

nordorientale e in prossimità della torre orientale. Gli ambienti e pianterreno, dotati<br />

esclusivamente di sottili monofore centinate, furono ripristinate nel corso del XVIII<br />

secolo, come è si nota dalla presenza di alcune grappe. Tuttavia le poche monofore che<br />

si sono salvate adottano la tipica forma quadrangolare, tranne una delle due finestre del<br />

vano nobile della torre orientale con ampio disegno archiacuto.<br />

Il doppio registro con finestre si svolge su tre dei quattro fronti del fortilizio, facendo<br />

eccezione il lato del portone principale sguarnito di quello a pianoterra. Tale<br />

disposizione fu dettata da ragioni difensive e pratiche piuttosto che da un criterio<br />

estetico, perché l’impiego delle feritoie rendeva inaccessibile dall’esterno il settore in<br />

cui erano ospitati i locali di servizio. Le aperture de primo livello erano dotate di un<br />

dispositivo di protezione, poiché le mostre di numerose finestre conservano i fori atti<br />

all’alloggio delle grate.<br />

Controfacciata<br />

Le dimensioni dei bracci e l’ampiezza della corte, realizzano un quadrato di circa 7,80<br />

m di lato. Dei quattro corpi edilizi che gravitavano intorno ad esso è sopravvissuto<br />

esclusivamente quello sudoccidentale. La presenza di altri organismi è comunque<br />

certificata dai segni ancora osservabili sulle colline interne della cinta, e cioè dalle<br />

ammorsature dei muri perimetrali che delimitavano il quadrato della corte, dalle<br />

impronte delle coperture a botte acuta delle sale a pianoterra ed a crociera delle<br />

squadrate campate d’angolo del livello soprastante, nonché dai vani delle finestre, dai<br />

passaggi alle camere delle torri e alle latrine, e dalle bocche dei pozzetti attraverso cui si<br />

prelevava l’acqua dalle cisterne.<br />

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