anno 2010 - Istituto studi atellani
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sfiocca e tratto ad intervalli di 10 minuti nei primi giorni, di 40 50 minuti<br />
ora, si eleva ad un’altezza di circa 28 metri, aumentando alquanto nelle ore<br />
della notte. Essa impiega quasi due minuti per raggiungere l’altezza<br />
massima, alla quale si mantiene per 30 secondi, per discendere poi in un<br />
minimo al livello abituale.<br />
Il volume d’acqua al minuto è stato calcolato di circa due metri cubi al<br />
minuto primo. Questi fatti provocano che l’acqua scorre certo sotto<br />
fortissima pressione e ad una profondità probabilmente superiore di poco a<br />
96 metri, cioè a quella raggiunta dal pozzo artesiano. Il chè spiegherebbe<br />
l’erompere spontaneo dell’acqua qualche tempo dopo la cessazione dello<br />
scavo. L’acqua viene fuori con una temperatura di 14° centigradi,<br />
piacevolmente fresca e con un gradevole acidoletto, limpida ed incolore. E<br />
tale si conserva anche per lunghissimo tempo se ne cura l’imbottigliamento<br />
con chiusura ermetica come per le acque minerali ricche di anidride<br />
carbonica. Se invece è lasciata all’aria, parte dei bicarbonato disciolti si<br />
decompongono, liberando l’anidrite carbonica; ed è appunto a questo fatto<br />
che è dovuta la separazione di una piccola porzione delle sostanze disciolte,<br />
le quali a guisa di poltiglia, si depositano nella vasca e nel canale collettore,<br />
depositi che costituiscono i cosiddetti fanghi, tanto in uso nelle cure termali.<br />
Il residuo, scaldato a 180°, che a mille grammi d’acqua lasciano per<br />
evaporazione, raggiunge ora 4 grammi circa ed è costituito da carbonato di<br />
calcio, di magnesio, di ferro, di sodio e di potassio con piccole quantità di<br />
cloruri; i solfati e i fosfati vi si trovano in tracce, in tracce il manganese;<br />
mancano nitrati, nitriti ed ammoniaca. I gas che si svolgono dalla sorgente<br />
sono costituiti quasi esclusivamente da anidride carbonica; ne risulta vi<br />
siano idrocarburi, come mancano le sostanze organiche; e le ricerche<br />
battereologiche inducono a considerarla battereologicamente pura e<br />
amicrobica. Le ricerche per gli elementi, comprese le terre rare, che vi si<br />
potrebbero rinvenire in piccola quantità sono in corso, ma i dati riferiti<br />
permettono di classificare questa come un’acqua carbonica, acidula,<br />
alcalina, ferrata, bicarbonato, calcica, magnesica. Esposta all’aria lascia<br />
precipitare attorno un grammo di deposito per litro, costituito da carbonato<br />
di ferro e di calcio restando disciolti carbonato di calcio, di magnesio, di<br />
sodio e potassio, così da aversi un’acqua eminentemente alcalina, non più<br />
ferrata. Il fenomeno di un’acqua sorgiva che si eleva a tanta altezza, con un<br />
getto intermittente, è veramente eccezionale, come è eccezionale la<br />
composizione di quest’acqua così ricca di anidride carbonica, senza nitrati,<br />
nitriti e ammoniaca; quasi esente di solfati; con scarsi cloruri e contenente<br />
ferro, calcio, magnesio, potassio e sodio, quasi esclusivamente sotto forma<br />
di bicarbonato. Per queste ragioni e per il notevole uso che già si fa di<br />
quest’acqua, per essere stata richiesta anche all’estero c’è parso opportuno<br />
comunicare fin da ora queste buone notizie 14 .<br />
Nel 1908 il Senatore del Regno, Professore Antonio Cardarelli rilasciò un Certificato<br />
sull’uso terapeutico dell’acqua della nuova Fonte ed affermò che l’acqua:<br />
battericamente pura, usata per bagni ed indicata utilmente ed efficacemente<br />
in tutti i casi in cui sono indicate le più accreditate acque di simile<br />
composizione. Però trova la sua scientifica e pratica applicazione nel<br />
reumatismo e in tutte le forme reumatiche: nevralgie, nevriti, paralisi<br />
periferiche, nelle malattie del ricambio materiale: gotta, litonosi urica,<br />
14 L. AVELLINO, Pompei splendori …, op. cit., pag. 13.<br />
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