You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Leistus spinibarbis, L. fulvibarbis, L.<br />
sardous, Harpalus atratus, Synuchus<br />
nivalis, Laemostenus latialis, Notiophilus<br />
rufipes.<br />
Infine, nella terza categoria vengono<br />
inquadrate numerose specie del querceto,<br />
come Calosoma sycophanta, C.<br />
inquisitor, Calathus montivagus, Percus<br />
bilineatus, P. andreinii, Leistus rufomarginatus,<br />
Notiophilus substriatus, Dro-<br />
Omoglymnius germari<br />
mius quadrimaculatus. Va tenuto presente<br />
che nelle radure della faggeta si possono trovare sia le specie dei pascoli<br />
montani, già citate, sia specie degli ambienti aperti submontani, come Carabus<br />
violaceus, Nebria brevicollis, Calathus fuscipes e varie specie di Amara. Infine, il<br />
suolo della faggeta ospita anche interessanti carabidi endogei, piccoli e ciechi,<br />
come Typhloreicheia usslaubi e Rhegmatobius quadricollis, entrambi endemici<br />
dell’Appennino centrale. Ancora tra i carabidi, Omoglymnius germari, Rhysodes<br />
sulcatus e Clinidium canaliculatum rappresentano un gruppo di elementi<br />
saproxilici di antica origine tropicale, presenti, ma rari, nei boschi appenninici.<br />
90 91<br />
Calosoma sycophanta, con bruco di Lymantria dispar<br />
Coleotteri stafilinidi. L’aspetto simile a dei “formiconi”, che caratterizza i<br />
membri di questa famiglia di coleotteri e li rende inconfondibili, è dovuto alla<br />
forte riduzione delle elitre, che lasciano l’addome interamente scoperto. Tuttavia,<br />
questi moncherini di elitre nascondono ali posteriori normalmente sviluppate<br />
e adatte al volo, che vengono tenute ben piegate sotto di essi. Pur avendo un<br />
aspetto abbastanza uniforme, gli stafilinidi svolgono ruoli ecologici assai diversi:<br />
alcuni sono predatori, altri micofagi o saprofagi. In questa numerosa famiglia<br />
troviamo diversi esempi di specie silvicole più o meno legate alla faggeta. Acrulia<br />
inflata è una specie che vive nelle cavità dei tronchi di faggio; in Italia è diffusa,<br />
anche se non in modo continuo, sia nelle regioni settentrionali che in quelle<br />
centrali. Il genere Atheta comprende numerose specie, distinguibili soltanto<br />
dagli specialisti. Diverse specie sono state segnalate per la prima volta in Italia<br />
peninsulare nel 2003, in seguito alle ricerche portate avanti dal Centro Nazionale<br />
per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale di Verona. Atheta<br />
ebenina è una specie del piano montano che vive nei detriti vegetali; A. hansseni<br />
si trova sia sulle Alpi che sull’Appennino in foreste umide dove si nutre di<br />
funghi e detriti vegetali; A. taxiceroides è un’altra specie silvicola montana.<br />
Atrecus affinis e A. longipes sono specie saproxiliche reperibili fra i detriti<br />
legnosi nelle cavità di grandi faggi o di abeti bianchi. Ocypus tricinctus è una<br />
specie silvicola e vive nella lettiera di faggio: si tratta di un endemita italiano<br />
localizzato sull’Appennino centro-settentrionale e nelle Alpi Orobie.