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2° parte - Udine Cultura

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Altri ditteri, come gli agromizidi, hanno larve minatrici che scavano minuscole<br />

gallerie all’interno dei tessuti vegetali. Per esempio, Phytomyza ilicicola scava<br />

gallerie nelle foglie di agrifoglio, pianta che spesso è presente nelle faggete<br />

appenniniche del piano montano inferiore. Infine, diversi ditteri sono parassiti<br />

di mammiferi selvatici. Gli estridi sono ditteri parassiti di mammiferi erbivori le<br />

cui larve scavano gallerie nella carne delle loro vittime causando miasi, cioè la<br />

produzione di formazioni tumorali. Le specie del genere Hypoderma possono<br />

attaccare il capriolo e il cervo, mentre Lipoptena cervi ha un più ampio spettro<br />

di ospiti, riuscendo a parassitare anche la volpe e, probabilmente, anche<br />

altri carnivori.<br />

Lepidotteri. I lepidotteri sono sempre numerosi in una comunità forestale,<br />

anche quando questa è relativamente povera di specie vegetali, come nel<br />

caso della faggeta. Ciò dipende dal fatto che molte specie di farfalle e falene<br />

possono nutrirsi della stessa pianta e che, all’interno delle faggete, esistono<br />

numerose radure in cui la diversità vegetale è molto più alta.<br />

Le larve dei lepidotteri, i cosiddetti bruchi, sono generalmente fitofaghe e, con<br />

il loro apparato boccale masticatore, si nutrono delle foglie su cui si muovono,<br />

grazie alle loro brevi zampe, servendosi altresì delle appendici addominali dette<br />

pseudozampe. Gli adulti invece possiedono una spiritromba, ovvero una proboscide<br />

(che viene avvolta a spirale quando non è utilizzata) che serve a succhiare<br />

il nettare dei fiori. Tra le farfalle diurne che vivono in foresta, alcune spe-<br />

Hipparchia fagi Kanetisa circe<br />

cie hanno selezionato un modello di colorazione che imita il gioco di luci e<br />

ombre formato dai raggi solari che penetrano tra le fronde degli alberi. Per questo<br />

motivo, possiedono ali scure con numerose macchie chiare. Questo modello<br />

lo incontriamo per esempio nella Pararge aegeria e in Hamearis lucina, due<br />

tra le specie di farfalle diurne a costumi più strettamente silvicoli.<br />

Il contrasto di colore assume assai maggiore evidenza, e un diverso significato<br />

adattativo nel genere Limenitis, anch’esso tipicamente forestale, ap<strong>parte</strong>nente<br />

alla famiglia dei ninfalidi. Limenitis reducta si osserva facilmente mentre<br />

vola lungo gli arbusti del sottobosco.<br />

Molte specie di ninfalidi sono ecotonali piuttosto che silvicole, poiché vivono<br />

di preferenza nella zona di margine fra bosco e prato, oppure nelle radure in<br />

mezzo alla foresta. Tipico abitatore delle radure della faggeta è il papilionide<br />

Parnassius mnemosyne i cui bruchi vivono su piante del genere Corydalis.<br />

Altre farfalle di radura si ritrovano in quell’ampio intervallo altimetrico che va<br />

dai querceti caducifogli termofili di pianura fino alle faggete. La maggior <strong>parte</strong><br />

dei ninfalidi europei possiede colorazioni poco vistose, con colori tenui alternati<br />

a numerose macchie nere, che consentono loro di posarsi sul suolo forestale<br />

senza dare troppo nell’occhio. Questo modello di colorazione criptica,<br />

ma molto elegante, si ritrova in vari generi, tra i quali Argynnis, Mesoacidalia,<br />

Fabriciana, Issoria, Pandoriana, Brenthis e Melitaea.<br />

Altri ninfalidi satirini, come Hipparchia fagi, H. hermione, Kanetisa circe, presentano<br />

sulla superficie inferiore un tipo di colorazione e disegno criptico,<br />

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