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l’elegante livrea grigia e rosa, vive nel folto della vegetazione arborea da dove<br />
emette il suo forte e caratteristico richiamo.<br />
Molto diverso è il comportamento del fringuello (Fringilla coelebs) che si<br />
osserva molto facilmente sul terreno, soprattutto nelle prime ore del mattino<br />
e verso la fine della giornata. Elegante nella colorazione e nelle forme, il fringuello<br />
maschio si mette in mostra anche con il suo melodioso canto. Nidifica<br />
nei boschi di collina e montagna ma si sposta più a valle nei mesi invernali.<br />
Un’altra specie che, nell’Italia appenninica, nidifica regolarmente in faggeta<br />
è il frosone (Coccothraustes coccothraustes), fornito di un becco assai<br />
robusto con cui riesce a rompere le faggiole ed altri semi. Diversamente dal<br />
ciuffolotto, ama posarsi sui rami più alti degli alberi, rendendosi facilmente<br />
visibile. Mentre il bosco di conifere delle Alpi è caratterizzato dalla presenza<br />
della nocciolaia e il querceto dalla ghiandaia, la faggeta non possiede un<br />
corvide tipico.<br />
La ghiandaia (Garrulus glandarius) si spinge spesso fino a circa 1700 m di<br />
quota, ma le sue popolazioni di montagna sono meno dense rispetto a quelle<br />
di pianura e collina, mostrando che la specie non trova qui le sue condizioni<br />
ecologiche ottimali. Laddove esistono ruderi abbandonati, a qualunque<br />
altitudine sul livello del mare, si insedia la taccola (Corvus monedula), corvide<br />
gregario e molto eclettico. Gli antichi eremi abbandonati, intorno ai quali<br />
è ricresciuta la faggeta, diventano talvolta la roccaforte dei suoi rumorosi<br />
stormi, dalla vita sociale intensa.<br />
Mammiferi<br />
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Ghiandaia (Garrulus glandarius) Talpa cieca (Talpa caeca)<br />
● Insettivori e chirotteri. I mammiferi insettivori che frequentano il sottobosco e<br />
le radure della faggeta sono specie ad ampia distribuzione altitudinale, presenti<br />
dagli ambienti boschivi planiziari a quelli montani. Una specie ubiquitaria<br />
è per esempio il riccio europeo (Erinaceus europaeus), animale onnivoro che<br />
trova numerose risorse alimentari sia nella lettiera che tra la vegetazione delle<br />
radure. Inoltre, diverse specie di piccoli insettivori della famiglia dei soricidi si<br />
aggirano nelle ore notturne alla ricerca di lombrichi, chiocciole, ragni e insetti.<br />
Sono il toporagno di Antinori (Sorex antinorii), il toporagno italico (S. samniticus),<br />
il toporagno nano (Sorex minutus) e la crocidura ventre bianco (Crocidura<br />
leucodon). Il loro campo d’azione è costituito dalla superficie del terreno e<br />
da tutte le microcavità che essi esplorano accuratamente con il loro muso<br />
allungato e sensibile. Il ruolo ecologico che i soricidi svolgono in superficie, le<br />
talpe lo esercitano nel sottosuolo. Sotto la lettiera, nell’humus profondo del<br />
bosco e nel terreno delle radure, vivono la talpa cieca (Talpa caeca); la talpa<br />
romana (Talpa romana) e la talpa europea (Talpa europaea), che predano gli<br />
invertebrati che si ritrovano nelle loro gallerie sotterranee.<br />
Diverse specie di chirotteri frequentano la faggeta e le altre foreste decidue<br />
appenniniche. In particolare, numerose specie di vespertilionidi cacciano nelle<br />
radure o negli ambienti aperti situati al margine del bosco, per poi rifugiarsi di<br />
giorno nelle cavità degli alberi. I pipistrelli, come molti altri animali, prediligono