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2° parte - Udine Cultura

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l’elegante livrea grigia e rosa, vive nel folto della vegetazione arborea da dove<br />

emette il suo forte e caratteristico richiamo.<br />

Molto diverso è il comportamento del fringuello (Fringilla coelebs) che si<br />

osserva molto facilmente sul terreno, soprattutto nelle prime ore del mattino<br />

e verso la fine della giornata. Elegante nella colorazione e nelle forme, il fringuello<br />

maschio si mette in mostra anche con il suo melodioso canto. Nidifica<br />

nei boschi di collina e montagna ma si sposta più a valle nei mesi invernali.<br />

Un’altra specie che, nell’Italia appenninica, nidifica regolarmente in faggeta<br />

è il frosone (Coccothraustes coccothraustes), fornito di un becco assai<br />

robusto con cui riesce a rompere le faggiole ed altri semi. Diversamente dal<br />

ciuffolotto, ama posarsi sui rami più alti degli alberi, rendendosi facilmente<br />

visibile. Mentre il bosco di conifere delle Alpi è caratterizzato dalla presenza<br />

della nocciolaia e il querceto dalla ghiandaia, la faggeta non possiede un<br />

corvide tipico.<br />

La ghiandaia (Garrulus glandarius) si spinge spesso fino a circa 1700 m di<br />

quota, ma le sue popolazioni di montagna sono meno dense rispetto a quelle<br />

di pianura e collina, mostrando che la specie non trova qui le sue condizioni<br />

ecologiche ottimali. Laddove esistono ruderi abbandonati, a qualunque<br />

altitudine sul livello del mare, si insedia la taccola (Corvus monedula), corvide<br />

gregario e molto eclettico. Gli antichi eremi abbandonati, intorno ai quali<br />

è ricresciuta la faggeta, diventano talvolta la roccaforte dei suoi rumorosi<br />

stormi, dalla vita sociale intensa.<br />

Mammiferi<br />

118 119<br />

Ghiandaia (Garrulus glandarius) Talpa cieca (Talpa caeca)<br />

● Insettivori e chirotteri. I mammiferi insettivori che frequentano il sottobosco e<br />

le radure della faggeta sono specie ad ampia distribuzione altitudinale, presenti<br />

dagli ambienti boschivi planiziari a quelli montani. Una specie ubiquitaria<br />

è per esempio il riccio europeo (Erinaceus europaeus), animale onnivoro che<br />

trova numerose risorse alimentari sia nella lettiera che tra la vegetazione delle<br />

radure. Inoltre, diverse specie di piccoli insettivori della famiglia dei soricidi si<br />

aggirano nelle ore notturne alla ricerca di lombrichi, chiocciole, ragni e insetti.<br />

Sono il toporagno di Antinori (Sorex antinorii), il toporagno italico (S. samniticus),<br />

il toporagno nano (Sorex minutus) e la crocidura ventre bianco (Crocidura<br />

leucodon). Il loro campo d’azione è costituito dalla superficie del terreno e<br />

da tutte le microcavità che essi esplorano accuratamente con il loro muso<br />

allungato e sensibile. Il ruolo ecologico che i soricidi svolgono in superficie, le<br />

talpe lo esercitano nel sottosuolo. Sotto la lettiera, nell’humus profondo del<br />

bosco e nel terreno delle radure, vivono la talpa cieca (Talpa caeca); la talpa<br />

romana (Talpa romana) e la talpa europea (Talpa europaea), che predano gli<br />

invertebrati che si ritrovano nelle loro gallerie sotterranee.<br />

Diverse specie di chirotteri frequentano la faggeta e le altre foreste decidue<br />

appenniniche. In particolare, numerose specie di vespertilionidi cacciano nelle<br />

radure o negli ambienti aperti situati al margine del bosco, per poi rifugiarsi di<br />

giorno nelle cavità degli alberi. I pipistrelli, come molti altri animali, prediligono

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