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2° parte - Udine Cultura

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Uccelli. Trattandosi di un ecosistema forestale, la faggeta ospita un numero<br />

elevato di specie di uccelli; tuttavia, il loro numero è decisamente inferiore<br />

rispetto a quello riscontrato nei querceti caducifogli, boschi che presentano la<br />

massima diversità. Ciò dipende, come spiegato nel paragrafo iniziale sulle<br />

comunità, dal gradiente climatico e dalla conseguente povertà di risorse alimentari<br />

dalla pianura alla montagna. Inoltre, il numero di uccelli è ancora più<br />

basso nelle faggete coetanee, gestite secondo i criteri della produzione legnosa,<br />

dove l’assenza di vecchi alberi rende questi boschi inadatti alla nidificazione<br />

di molte specie. Per questo motivo, cince, picchi muratori, rampichini, balie,<br />

pigliamosche e upupe mancano regolarmente da questi boschi innaturali.<br />

Lo stesso problema vale per i picchi che, pur potendo scavarsi il nido a colpi<br />

di becco, prediligono il legno già in deperimento, che cede facilmente. Inoltre,<br />

picchi e altri uccelli sono meno numerosi nei boschi formati da alberi sani,<br />

semplicemente perché non trovano un numero sufficiente di insetti xilofagi e<br />

saproxilici da mangiare.<br />

● Rapaci diurni. Tra i falconiformi della faggeta le specie più caratteristiche<br />

sono l’astore (Accipiter gentilis) e lo sparviero (Accipiter nisus). L’astore è più<br />

strettamente legato all’ambiente forestale mentre lo sparviero si osserva<br />

soprattutto negli ambienti ecotonali, come i pascoli alberati e ricchi di arbusti,<br />

dove la foresta è in ricrescita. Sia l’astore che lo sparviero presentano adattamenti<br />

morfologici alla vita forestale: le ali relativamente corte e arrotondate e<br />

la lunga coda permettono a questi uccelli di muoversi agilmente tra la vegetazione<br />

arborea e di effettuare brusche manovre per inseguire le prede evitando<br />

i tronchi degli alberi.<br />

Entrambe le specie mostrano un dimorfismo sessuale che riguarda sia la colorazione<br />

che le dimensioni, fatto che permette alcune interessanti considerazioni<br />

di tipo ecologico ed evoluzionistico. I maschi sono notevolmente più piccoli<br />

delle femmine. Poiché l’astore è di taglia maggiore rispetto alla sparviero,<br />

i maschi di astore sono poco più grandi delle femmine dello sparviero. Perché<br />

questa differente taglia nei due sessi? La spiegazione potrebbe essere cercata<br />

nelle strategie alimentari in un ambiente, quello boschivo, che offre un<br />

numero ridotto di prede e rende difficile la caccia. Una coppia in cui i due sessi<br />

hanno taglia differente riesce a procurare ai piccoli un più ampio spettro di<br />

prede, compensando la scarsità di queste e la difficoltà nel catturarle.<br />

Anche la poiana (Buteo buteo) e il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) si trovano<br />

spesso in foresta poiché entrambi nidificano sui grandi alberi. Mentre però<br />

la poiana è un cacciatore di ambienti aperti, il falco pecchiaiolo cerca le sue<br />

prede anche in foresta, dove si trattiene a lungo per saccheggiare nidi di imenotteri<br />

o per nutrirsi di bruchi.<br />

Tutte le altre specie di rapaci diurni non sono adatti alla vita in foresta poiché le<br />

loro tecniche di caccia si basano sulla vista e necessitano di ambienti aperti,<br />

come i pascoli. Solo nelle radure ampie si osservano talvolta dei falconidi ubiquitari<br />

come il gheppio, il lodolaio e lo smeriglio.<br />

110 111<br />

Giovane di astore (Accipiter gentilis) Sparviero (Accipiter nisus)

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