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Baciata da un Angelo ANIME GEMELLE - only fantasy

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tenente. «Posso fare qualcosa per te?»<br />

«No». Strappò <strong>un</strong> altro pezzo del biglietto.<br />

«Posso chiamarti qualc<strong>un</strong> altro», propose.<br />

«No, aspetterò», insisté Ivy. La sua storia era troppo strana e<br />

troppo complicata, non poteva raccontarla a ness<strong>un</strong> altro.<br />

Si mise a sedere sulla dura panchina e fissò il muro color<br />

oliva e le squallide mattonelle. Proprio di fronte a lei c’era <strong>un</strong><br />

grande orologio. Ivy osservò la lancetta dei minuti che saltava<br />

<strong>da</strong> <strong>un</strong> numeretto nero all’altro e cercò di riflettere su quello che<br />

avrebbe detto al detective.<br />

Meglio lasciar perdere gli angeli, pensò. Non aveva bisogno<br />

di complicarsi la vita: sarebbe già stato difficile farsi prendere<br />

sul serio senza tirare in ballo eventi soprannaturali.<br />

La porta della stazione si spalancò, e Ivy alzò lo sguardo,<br />

piena di speranza. Due giovani agenti fecero rapporto al<br />

sergente, <strong>da</strong>ndole la schiena. Ivy si alzò e chiese se qualc<strong>un</strong>o<br />

poteva telefonare al tenente Donnelly.<br />

«Pat dovrebbe tornare <strong>da</strong> <strong>un</strong> momento all’altro», il sergente<br />

stava dicendo agli altri agenti. «Sta parlando con il figlio di<br />

O’Leary».<br />

Il figlio di O’Leary? Will?<br />

Gli agenti si voltarono di scatto, e il sergente la fissò negli<br />

occhi. «Sei sicura che non possiamo fare nulla per te nel<br />

frattempo?»<br />

«Può <strong>da</strong>re questo al tenente Donnelly», disse Ivy, tirando<br />

fuori la busta di Caroline. Chiese <strong>un</strong>a busta più grande e vi<br />

scrisse sopra: «Devo parlare con lei il prima possibile». Scrisse<br />

nome, indirizzo e numero di telefono, poi vi ficcò dentro la<br />

busta di Caroline. La consegnò al sergente senza dire <strong>un</strong>a<br />

parola e si precipitò fuori. Salì in macchina e guidò fino a casa.<br />

Non riusciva a smettere di pensare a Ella e a Philip,<br />

terrorizzata.<br />

Quando parcheggiò <strong>da</strong>vanti alla casa, vide solo la macchina

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