Baciata da un Angelo ANIME GEMELLE - only fantasy

quarto. Aspettò altri cinque minuti. Forse Eric non aveva avuto
il fegato di presentarsi all’appuntamento, pensò.
Si alzò lentamente, ma qualcosa le impedì di fare un altro
passo in avanti. Udì di nuovo gli avvertimenti di Beth come se
la sua amica fosse lì con lei, come se le stesse sussurrando
nell’orecchio.
«Angeli, aiutatemi», pregò Ivy. Una parte di lei voleva
scoprire cosa c’era nella macchina. Ma un’altra parte voleva
solo scappare via. «Angeli, ci siete? Tristan, ho bisogno di te.
Ho bisogno di te adesso!».
Si avvicinò alla macchina, piena di timore. Quando
raggiunse lo spiazzo si fermò solo per un istante, in attesa, per
essere sicura che nessuno l’avesse seguita. Poi si chinò e
osservò il sedile posteriore.
Chiuse gli occhi e li riaprì: per un momento non riuscì a
capire se quello che stava vedendo era reale – forse era solo un
altro incubo, o un altro scherzo di Eric. Poi urlò, urlò finché
non le fece male la gola. Aveva capito tutto senza neppure
toccarlo – era troppo pallido, troppo immobile, i suoi occhi blu
erano spalancati, persi nel nulla. Eric era morto.
Ivy fece un salto quando qualcuno la toccò da dietro.
Riprese a urlare. Due braccia la circondarono, tirandola
indietro, tenendola forte. Pensò che avrebbe urlato fino a farsi
esplodere il cervello. Ma il ragazzo che la stringeva la fermò, la
tenne stretta finché lei non si lasciò andare, perdendosi nel suo
abbraccio, appoggiandosi senza forze al suo corpo. Le guance
di lui sfiorarono il suo volto.
«Will», disse. Anche il suo corpo era scosso dai brividi.
Will le girò la faccia verso di lui e la tenne stretta contro il
suo petto, coprendole gli occhi con le mani. Ma nella sua
mente Ivy poteva vedere Eric, immobile, che fissava il vuoto
davanti a sé, gli occhi spalancati, come se fosse solo
lievemente sorpreso da quello che era accaduto.