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Baciata da un Angelo ANIME GEMELLE - only fantasy

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Tristan lottò duramente per non perdere coscienza, per<br />

restare insieme a Eric tutta la mattina. Scivolò fuori <strong>da</strong>lla sua<br />

mente nel momento stesso in cui Eric si ridestò del tutto ma lo<br />

accompagnò a scuola, sicuro che i ricordi che lo torturavano lo<br />

avrebbero spinto ad affrontare Gregory. E Tristan rimase<br />

<strong>da</strong>vvero sorpreso quando, all’ora di pranzo, Eric attraversò in<br />

tutta fretta la sala mensa affollata e raggi<strong>un</strong>se il tavolo dove Ivy<br />

mangiava <strong>da</strong> sola.<br />

«Devo parlarti».<br />

Ivy sbatté gli occhi, stupita. I capelli chiari di Eric erano in<br />

disordine. Nel corso dell’estate era dimagrito così tanto che la<br />

sua pelle diafana praticamente non riusciva più a coprire le<br />

ossa. Le occhiaie erano profonde e nere come due ferite.<br />

Quando Ivy parlò Tristan sentì <strong>un</strong>’imprevista gentilezza<br />

nella sua voce. «Ok. Dimmi».<br />

«Non qui. Non con tutta questa gente intorno».<br />

Ivy si guardò intorno. Tristan pensò che stesse cercando il<br />

modo migliore per gestire quella situazione. Voleva scivolare<br />

dentro di lei e urlare: «Non farlo! Non an<strong>da</strong>re <strong>da</strong> ness<strong>un</strong>a parte<br />

con lui!». Ma sapeva quello che sarebbe successo: lei lo<br />

avrebbe buttato fuori come l’ultima volta.<br />

«Mi puoi dire di cosa si tratta?», chiese Ivy, con <strong>un</strong> fil di<br />

voce.<br />

«Non qui», ripeté lui. Picchiettava nervosamente le dita sul<br />

tavolo.<br />

«A casa mia, allora», suggerì lei.<br />

Eric scosse la testa, continuava a guar<strong>da</strong>rsi intorno. Tristan,<br />

con immenso sollievo, avvistò Beth e Will che portavano i loro<br />

vassoi verso il tavolo di Ivy. Anche Eric li vide. «C’è <strong>un</strong>a<br />

vecchia macchina», disse lui in fretta, «abbandonata a <strong>un</strong><br />

chilometro di distanza <strong>da</strong>i ponti della ferrovia, proprio vicino al<br />

fiume. Ci vediamo lì domani, alle cinque. Vieni <strong>da</strong> sola. Voglio<br />

parlarti, ma devi venire <strong>da</strong> sola».

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