Baciata da un Angelo ANIME GEMELLE - only fantasy

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questo momento – e posso combattere, allontanarla per un po’. Ma alla fine cedo, perdo coscienza. È così che recupero le energie. Immagino che un giorno l’oscurità sarà definitiva». «No!». «Sì, amore», disse lui piano. Un momento dopo era scomparso. Il vuoto che lasciò dentro di lei era quasi insopportabile. Senza la sua luce, la stanza precipitò nell’ombra e Ivy si sentì quasi persa nell’oscuro confine tra due mondi. Ricacciò indietro i dubbi che iniziavano a far breccia nel suo animo. Non si era sognata tutto – Tristan era stato davvero lì, e sarebbe tornato presto. Si esercitò con qualche brano di Bach, suonando meccanicamente, un pezzo dopo l’altro. Aveva appena richiuso lo spartito quando sua madre la chiamò. C’era un’inflessione strana nella voce di Maggie, e quando Ivy arrivò in fondo alle scale capì il perché. Maggie era immobile in piedi davanti alla cassettiera di Ivy: l’angelo dell’acqua era a terra, in mille pezzi. «Tesoro, mi dispiace», disse sua madre. Ivy raggiunse la cassettiera e si chinò. C’era qualche coccio più grande, ma per il resto la statuetta si era spaccata in frammenti minuscoli. Impossibile ripararla. «Probabilmente è stato Philip a lasciarla qui», disse Maggie. «Deve averla appoggiata troppo vicino al bordo. Ti prego, non lasciarti sconvolgere da questa cosa, tesoro». «Ma l’ho sistemata io, mamma. E non c’è proprio nulla per cui sconvolgersi. Gli incidenti capitano», disse, sorpresa dalla sua stessa calma. «Non devi sentirti in colpa». «Ma non sono stata io», rispose subito Maggie. «Sono entrata per dirti che la cena è pronta e l’ho trovata a terra». Philip, sentendo le loro voci, fece capolino alla porta. «Oh, no!», disse, addolorato. «Si è rotta!».
Gregory entrò subito dopo di lui. Fissò a lungo la statua, poi scosse la testa, guardando il letto. «Ella», disse piano. Ma Ivy sapeva chi era il responsabile. Era la stessa persona che aveva distrutto la costosissima sedia di Andrew qualche mese prima – e non era certo Ella. Ivy aveva voglia di picchiarlo, di mettere Gregory contro al muro, costringerlo ad ammettere tutto di fronte agli altri. Ma sapeva che doveva resistere, far buon viso a cattivo gioco. E non avrebbe ceduto – alla fine avrebbe vinto. I danni che Gregory aveva procurato non si limitavano certo a una statuetta rotta. E prima o poi Ivy lo avrebbe costretto a confessare tutto.
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Elizabeth Chandler Baciata da un An
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quella notte era il suo fratellastr
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Si allontanò da lei e si voltò, c
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condizione: gli aveva fatto promett
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settembre, e la festa si era sposta
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stessa - fece il suo ingresso trion
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un colore solo», disse Will. «Gra
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cagnolina. «Cattiva. Guarda che ti
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in nessun modo sfuggirgli, perciò
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«Voglio aiutarti», disse, «ma no
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domanda. Will riprese il contenitor
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come faccio a sapere quando c’è
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solo un test per controllare se Ivy
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«Troverò Will», disse ad alta vo
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persona che non ti conosceva dirett
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Gettò la pasticca nella soda. «Ec
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pensò lui. Lei entrò e si fermò
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ultimi cassetti trovò una torcia.
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evemente i suoi occhiali da lettura
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Tristan, ma non riusciva a liberars
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perfettamente calma e lucida. Grego
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molto semplice ma strano. Ho contin
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«Niente di utile. Will, mi dispiac
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Capitolo 15 Ivy non riusciva a smet
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«Ehm». Qualcuno che si schiariva
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Mise di schiena il gatto sopra il l
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venne via. Ivy fissò il vecchio in
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Quindi, pensò Ivy, nessun altro sa
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finestra. Fissò la strana ombra su
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lei, come se le sussurrasse all’o
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Philip. Ho pensato che fosse il mod
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spazzava entrambe le rive del fiume
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chiuse dentro Philip. «Lacey, Lace
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Capitolo 18 Ivy guidò fino ai due
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Iniziò a correre lungo il tracciat
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iuscita a mettere qualche metro tra
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Suzanne a Ivy, con gli occhi ancora
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Capitolo 20 Ivy si svegliò, il sol
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per cercare di capire cosa potesse
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