Baciata da un Angelo ANIME GEMELLE - only fantasy

puoi lasciarmi», rispose lei piano, poi lo fissò a lungo, con uno
sguardo fisso, e nei suoi occhi si rifletteva l’oro brillante di
Tristan. «A meno che…», disse, «a meno che non me ne vada
prima io. Ottima idea, Lacey. Niente lacrime, niente pianti»,
disse risoluta.
Poi si voltò e iniziò a percorrere la strada del cimitero.
«Lacey?», la chiamò Tristan.
Lei non si fermò.
«Lacey? Dove stai andando?», urlò. «Ehi, Lacey, non te ne
vorrai andare senza salutare».
Lei non si girò neppure, alzò la mano e fece solo un vago
gesto, un fugace scintillio viola. Poi scomparve dietro gli
alberi.
Tutte le finestre della grande casa in cima alla collina erano
buie: come quelle della città addormentata che Tristan aveva
percorso nella strada di ritorno dal cimitero, come quelle di
casa dei suoi, che lui aveva fissato un’ultima volta. Tristan
trovò le tre ragazze addormentate sul pavimento della stanza di
Ivy: Beth con il volto delicato e rotondo baciato dalla luna,
Suzanne, con la sua massa di capelli neri adagiati sul cuscino
come mille fiocchi scintillanti, e Ivy in mezzo alle sue due
amiche, finalmente al sicuro.
Quello che le ragazze non sapevano – o forse avevano fatto
finta di non accorgersene – era che Philip si era intrufolato
nella camera e si era messo a dormire nel letto, con i piedi sul
cuscino e la testa dall’altra parte, in modo da essere più vicino
alle ragazze e poter sentire tutti i loro segreti. Tristan lo sfiorò
con la sua luce dorata. Pensò che in quella scena così pacifica
mancava solo Ella. Rimase seduto a lungo, lasciando che la
pace di quel luogo si posasse sul suo animo. Non voleva
disturbare il sonno di Ivy, gli mancava il coraggio di porre fine
al poco tempo che avevano a disposizione. Ma prima o poi