PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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Agnelli dichiarò che l'innamoramento e il matrimonio d'amore<br />
erano un'esclusiva delle servette. Non molto distante è la posizione<br />
della chiesa romana che da secoli predica il matrimonio e mai<br />
l'innamoramento.<br />
Ne va da se che la vita matrimoniale dei greci basata su un contratto<br />
di matrimonio fosse alquanto misera di sentimenti e passioni e ci<br />
fosse una forte tendenza all'adulterio e all'omosessualità. La Grecia<br />
non era uno stato unico ma era formato da varie città-stato dotate di<br />
una propria legislazione e spesso in guerra fra di loro per cui la<br />
soluzione giuridica del matrimonio e del ruolo sociale della donna<br />
non fu omogenea in tutta la grecia.<br />
Solone, "l'uomo più giusto dell'antichità" e grande legislatore degli<br />
ateniesi, risolse in chiave maschilista la situazione organizzando un<br />
bordello in ogni quartiere d'Atene dove "donne disponibili per tutti<br />
aspettano svestite i clienti per non trarli in inganno...e dopo aver<br />
giaciuto con loro per un denaro e mezzo...uscendo, si potrà<br />
mandarle al diavolo: esse non contano nulla" (2).<br />
Presso i postriboli sorsero scuole di prostituzione in cui venivano<br />
educate alla professione le contadine e le donne provenienti da fuori<br />
della repubblica: alle cittadine ateniesi nate libere era proibito<br />
prostituirsi.<br />
Oltre che nei bordelli la prostituzione ateniese si sviluppò in alcune<br />
zone della città dove ferveva il traffico come ad esempio il porto.<br />
Qui lavoravano le prostitute della categoria più bassa ed erano<br />
soggette ad una tassa proporzionale al reddito che veniva riscossa<br />
da appositi incaricati, i pornikon telos. Col tempo la lotta per<br />
accaparrarsi i clienti divenne sempre più dura e le prostitute<br />
ricorsero a infiniti trucchi per mettersi più in mostra fra cui tingersi i<br />
capelli di biondo e incidere le suole dei sandali in modo da lasciare<br />
scritte accattivanti sulla sabbia.<br />
A differenza delle ospiti dei bordelli le prostitute libere, dette dagli<br />
ateniesi "lupe", provenivano solitamente dalla città di Atene ed<br />
erano costituite da donne sedotte e abbandonate, vedove o donne<br />
rimaste per qualche motivo sole. Erano quindi le sole donne libere<br />
dal dominio maschile di Atene che si potessero trovare in giro per la<br />
città e che frequentavano i viali, i bagni e le locande.