PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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tutto vero. Tutti sognano la bella amoreggiata e la buona tavola, ma<br />
spesso si è costretti a ricorrere ad altro. Perché?<br />
C'è chi non riesce ad aspettare per pochi minuti il proprio piatto<br />
fumante e mangia nervosamente e avidamente pane, grissini e tutto<br />
ciò che trova a portata di mano, e c'è chi decide di digiunare<br />
tranquillamente per uno o più giorni e quando si siede a tavola<br />
mangia senza voracità. C'è chi mangia per tutta la vita riso e<br />
lenticchie ed è felice e chi non sopporta due piatti uguali in una<br />
settimana. Indubbiamente il mondo degli appetiti gastronomici è<br />
vario e quello degli appetiti sessuali non è da meno. Questione di<br />
carattere? Di ormoni? Di educazione? Di cultura? Sono domande<br />
che riguardano più prettamente altre sfere e che sfiorano solo la<br />
problematica della prostituzione.<br />
Quello che qui mi preme osservare è che spesso tutte queste<br />
manifestazioni considerate di esuberanza e vitalità in effetti<br />
nascondono tensioni, timori, rapporti irrisolti col sesso, con gli altri<br />
e con se stessi. Una persona pienamente realizzata è serena e<br />
attende a lungo, sorridendo e chiaccherando, di mangiare un piatto<br />
uguale a quello dei mesi precedenti; una persona arrabbiata con se e<br />
col mondo divora tutto quello che le passa a tiro, dalle proprie<br />
unghie al pane del tavolo vicino. Chi è felice di sé è sereno e<br />
trasmette serenità, chi non è felice di sé deve riempire il vuoto della<br />
propria infelicità con cose, oggetti, alimenti, sesso.<br />
Siamo in una società che per riprodursi deve continuamente<br />
consumare e produrre per poi riconsumare e aumentare il capitale.<br />
La cultura dominante privilegia l'avere all'essere perché meno si é<br />
realizzati, meno si é felici e più si vuole avere: ci riempiamo di<br />
prodotti di consumo illudendoci di diminuire il nostro vuoto<br />
interiore e aumentando invece la nostra insoddisfazione. Che<br />
differenza con quel maestro zen che quando sorprese un ladro nella<br />
propria capanna disadorna gli donò i propri vestiti perchè non se ne<br />
andasse a mani vuote e poi si sedette felice a contemplare la luna!!