PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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Batufoli di cotone, tampoli di lino e spugne inserite in vagina furono<br />
per secoli i contraccettivi più usati dalle prostitute. Nonostante la<br />
chiesa abbia sempre proibito qualsiasi forma di contraccezione nei<br />
rapporti famigliari la forma di contraccezione più diffusa era il<br />
coitus interuptus già applicato dal biblico Onan per non aver figli<br />
con una donna che non considerava sua moglie, ma ovviamente<br />
nessun maschio si preocupava di seguire questa norma con una<br />
prostituta e non certo per paura della punizione divina. Altra forma<br />
di salvaguardia era il saltare stando a gambe aperte per espellere il<br />
seme e nei bordelli del novecento l'uso di lavaggi con acqua o acqua<br />
mista ad altre sostanze prima e dopo i rapporti. Alcune donne<br />
usavano inserire in vagina semi di papaia noti dall'antichità come<br />
antifecondativi, ma qui si va nel sofisticato e nell'esotico.<br />
Unico mezzo sicuramente adottato come contraccettivo da svariati<br />
secoli è il preservativo. Il moderno profilattico in lattice con<br />
serbatoio e annessi e connessi ha origini alquanto remote. Usato<br />
nella forma primitiva, un pezzo di budella di animale annodata ad<br />
un'estremità, trovò strenui assertore della sua utilità fra cui<br />
Casanova che lo trovava essenziale, oltre che come mezzo<br />
contraccettivo, nella prevenzione delle malattie veneree.<br />
Solo con la comparsa dei contraccettivi moderni, spirale e pillola, le<br />
prostitute si sentirono salvaguardate dal rischio di gravidanze<br />
indesiderate, anche se il preservativo resta tutt'ora il pezzo forte di<br />
prevenzione delle malattie.