PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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luogo abitato da una donna che avesse trasmesso malattie celtiche<br />
ad un uomo.<br />
Interessante è il discorso critico nei confronti della legge Crispi<br />
tenuto alla Camera il 13 dicembre 1888 dal deputato Tommasi<br />
Crudeli: "Come potete definire la prostituta ...che si vende per poco<br />
dalla signora la quale non si vende se non per il pagamento dei<br />
conti della sarta o per qualche bracciale di diamanti. C'è un abisso<br />
secondo i nostri criteri sociali. Ma con quale criterio giuridico<br />
rendete schiava della polizia la prima e non la seconda?" Il seme di<br />
Morelli e dei movimenti abolizionisti internazionali e nazionali<br />
iniziava ad insinuarsi in parlamento.<br />
Il regio decreto del 27 ottobre 1891 nell'interesse dell'ordine<br />
pubblico, della sanità e del buoncostume abroga le norme di polizia<br />
dell'88 e non autorizza più le case chiuse, ma le "tollera"entro certi<br />
limiti.<br />
Nel 1905 nuovo regolamento per la profilassi della sifilide, che<br />
ormai si intende accoppiata alla prostituzione, che rinforza i concetti<br />
della legge del 1891 ma la forte diminuzione di morti per malattie<br />
celtiche porta ad un sempre più facile e disinvolto approccio alla<br />
prostituzione libera e ai tenutari dei bordelli non resta che<br />
aumentare il livello qualitativo del prodotto offerto per non perdere<br />
clientela. In altre parole venuta a cadere una legge fortemente<br />
restrittiva come quella del 1860 e diminuita la paura di contrarre la<br />
sifilide e di morirne di conseguenza, nessuno più riesce a contenere<br />
la prostituzione entro spazi ipercontrollati come le case di<br />
tolleranza.<br />
Il 18 giugno 1931 veniva varato quel caposaldo del diritto italiano,<br />
rimasto quasi intatto fino ad oggi, che è il Testo Unico di Pubblica<br />
Sicurezza. In esso veniva ammessa la prostituzione sia libera che in<br />
case di tolleranza e venivano stabilite le norme di attuazione della<br />
prostituzione, comprese le visite mediche per le residenti nei<br />
bordelli, l'età minima per i frequentatori era di anni 18 e per le<br />
donne era richiesta la maggiore età, 21 anni.<br />
Venne istituita poi la Quindicina cioé la rotazione delle prostitute<br />
nei vari bordelli d'Italia ogni quindici giorni. Questa rotazione<br />
serviva sia come funzione sanitaria di controllo che come ricambio<br />
della merce per soddisfare meglio i clienti, inoltre impediva alle