PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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all'inizio degli anni '70 dalle 300 alle 500 case chiuse nella sola<br />
Torino a cui erano da aggiungere quelle per "superprivilegiati" di<br />
cui quasi nessuno sapeva l'esistenza. Sommando i vari dati si può<br />
calcolare che nel 1972 in Italia ci fossero circa un milione di<br />
prostitute su una popolazione maschile di circa 25 milioni.<br />
Togliendo a tale cifra i bimbi e i vecchi si ha circa una prostituta<br />
ogni venti uomini.<br />
Ma i tempi ormai incalzavano e l'Italia era passata in pochi anni, dal<br />
'70 all' 80, da paese di emigrati a paese di immigrati. Migliaia di<br />
persone in fuga per motivi politici ed economici dai propri paesi<br />
d'origine si riversarono in Italia e a questi si aggiunse una massa di<br />
altre persone entrate clandestinamente con l'appoggio di amici,<br />
parenti e organizzazioni malavitose spesso in collusione con le<br />
ambasciate. Un'enorme offerta di mano d'opera a basso costo o in<br />
nero si riversò sul mercato del lavoro e anche il mercato della<br />
prostituzione accusò duri colpi. Nell'ultimo decennio i marciapiedi<br />
e i viali si sono riempiti di donne africane, asiatiche e dell'est<br />
europeo a cui si aggiungono i travestiti e i transessuali sud<br />
Americani. Le italiane si sono spesso riciclate nel mercato delle<br />
squillo puntando sulla qualità e la serietà ma i prezzi si sono<br />
bloccati e in alcune zone sono addirittura calati.<br />
Nessuno riesce più a dare una valutazione di quante persone si<br />
prostituiscono ma un dato è certo: l'offerta ha superato la<br />
domanda. Erano più di cinque secoli che in Italia non si verificava<br />
un fatto simile.<br />
note a Dal Regno d'Italia ad Oggi<br />
1) Atti parlamentari B, p. 9321<br />
2) da "Rénovation", Parigi, 1950<br />
3) F. Monicelli, in Il Mondo, 30 settembre 1958