PORCA PUTTANA - galileo ferraresi
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Inizialmente i riti erano segreti e vi erano ammesse solamente le<br />
donne, ma a Roma divennero pubblici e aumentarono di licenziosità<br />
fino a raggiungere un punto in cui, chi rifiutava di avere rapporti<br />
sessuali con un'altra persona, dello stesso o di altro sesso, veniva<br />
immediatamente sgozzato. Alla base della filosofia dei seguaci di<br />
Bacco era la convinzione che nulla potesse essere definito criminale.<br />
A causa di questa filosofia deleteria per l'ordine legislativo, e non<br />
per l'aspetto sessuale o gli omicidi, i Baccanali vennero aboliti dal<br />
senato nel 186 a. C. che ne tollerò alcune forme minori e di poco<br />
conto nell'estremo sud d'Italia.<br />
Il culto di Venere, dea dell'amore, si divideva in culto per Venere<br />
Verticordia, protettrice delle vergini contro la lussuria, Venere<br />
Genitrice e Venere Volgivaga, protettrice delle prostitute. Vi era poi,<br />
in alcuni periodi dell'anno, il culto della castità, o di Iside, importato<br />
dall'Egitto a cui facevano appello le donne che non volevano aver<br />
rapporti col proprio marito: "Sovente neghi i tuoi favori, adducendo<br />
a scusa ora il mal di testa, ora Iside." (4).<br />
La tragica guerra del letto nunziale portava le donne a sfogarsi<br />
come potevano comminando ai dipendenti infinite pene e la morte,<br />
e portando gli uomini a puttane.<br />
La prima registrazione europea delle prostitute risale probabilmente<br />
a Roma. La donna che voleva prostituirsi lo doveva dichiarare ad un<br />
apposito ufficio dove doveva anche pagare una tassa proporzionale<br />
alla propria tariffa. Erano escluse dall'iscrizione le donne patrizie,<br />
anzi per esse in caso di prostituzione era previsto il bando, e se<br />
sposate, la morte. Il senato teneva particolarmente al buon sangue<br />
della propria nobiltà.<br />
Le prostitute registrate erano normalmente schiave e non potevano<br />
cambiare mestiere, tutte le altre donne romane che non fossero<br />
schiave o patrizie si potevano prostituire tranquillamente senza<br />
essere iscritte o pagare tasse. Una regolamentazione a questa<br />
situazione venne da Augusto che per limitare la prostituzione, con<br />
le leggi Giulie, proibì il matrimonio tra cittadini liberi e nati da<br />
prostitute: da allora il termine "figlio di puttana" acquistò valenze<br />
negative.<br />
Tiberio invece varò una serie di leggi contro l'adulterio e obbligò le<br />
puttane a colorarsi i capelli di giallo o di blu e instituì la figura<br />
dell'oedile per far rispettare la legge dalle prostitute e per obbligare i