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Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

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PREMESSA<br />

Il processo si compone <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong> fasi.<br />

L’esecuzione costituisce a tutti gli effetti una fase del processo del tutto<br />

autonoma e <strong>di</strong>stinta dal proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> merito ed è <strong>di</strong>sciplinata dal libro<br />

X° del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale.<br />

Il processo <strong>di</strong> esecuzione sembra figlio <strong>di</strong> un Dio Minore:<br />

superficialmente stu<strong>di</strong>ato all’Università, noioso o comunque poco<br />

interessante, poco appariscente, all’apparenza per niente stimolante. In<br />

realtà è forse il settore dove la preparazione e l’intervento delle parti, in<br />

particolare il <strong>di</strong>fensore, possono produrre positivi, insospettati, risultati:<br />

infatti, in sede esecutiva può essere talvolta rimesso in <strong>di</strong>scussione anche<br />

il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> merito, tramite una ritederminazione della pena o, in taluni<br />

casi, la cancellazione della condanna.<br />

Si <strong>di</strong>ceva una volta che, passata in giu<strong>di</strong>cato la sentenza, il processo è<br />

finito.<br />

Questo non è più vero oggi: il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale del 1988 infatti<br />

ha introdotto la figura del giu<strong>di</strong>ce della esecuzione, con la conseguente<br />

giuris<strong>di</strong>zionalizzazione della fase esecutiva.<br />

L’art. 111 della Costituzione è in parte applicabile anche al<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sorveglianza e alla fase esecutiva della pena (commi 1 e<br />

2).<br />

Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> parità tra le parti previste dal 2° comma dell’art. 111<br />

subiscono variegate ferite in tema <strong>di</strong> :<br />

1) potere del P.M. sulla sorte del condannato (l’incidente <strong>di</strong><br />

esecuzione è eventuale e, comunque, tar<strong>di</strong>vo).<br />

2) partecipazione dell’interessato al proce<strong>di</strong>mento camerale.<br />

Altro problema è quello della “ragionevole durata”, <strong>di</strong> fatto eluso non<br />

essendovi termini perentori ma solo or<strong>di</strong>natori.<br />

2

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