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Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

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evoca non poteva essere una sentenza <strong>di</strong> applicazione pena contenuta<br />

nei limiti dei due anni perché (SSUU 26/2/97, ric. Bahrouni, 22/11/2000<br />

Ric. Sormano) tale sentenza non ha natura <strong>di</strong> condanna.<br />

Questo valeva per tutte e due le ipotesi (1,2) dell’art. 168 I comma<br />

perché, in ogni caso, è necessario “l’accertamento dell’<strong>avv</strong>enuta<br />

commissione <strong>di</strong> un delitto, che manca nella sentenza ex art. 444 c.p.p.”<br />

(Cass. Sez I 29/11/01 n. 5935, Ric. Caterino).<br />

Tale limite alla revoca non vale però se la seconda sentenza è <strong>di</strong><br />

“patteggiamento allargato” (introdotto dalla legge 134/2003), perché<br />

quest’ultima ha natura <strong>di</strong> condanna, in quanto prevede effetti tipici della<br />

condanna (spese, misure <strong>di</strong> sicurezza, pene accessorie). Così Cass. Pen.<br />

Sez. III 9/2/05 n. 12296.<br />

La giurisprudenza <strong>di</strong> legittimità ha tuttavia <strong>di</strong> recente mutato<br />

orientamento, ritenendo che “la sentenza <strong>di</strong> patteggiamento, in ragione<br />

dell’equiparazione legislativa ad una sentenza <strong>di</strong> condanna in mancanza<br />

<strong>di</strong> un’espressa previsione <strong>di</strong> deroga, costituisce titolo idoneo per la<br />

revoca, a norma dell’art. 168 comma 1, n.1 c.p., della sospensione<br />

con<strong>di</strong>zionale della pena precedentemente concessa” (v. Cassazione<br />

penale, sez. un., 29 novembre 2005, n. 17781) orientamento riba<strong>di</strong>to<br />

dalle sezioni semplici (ex pluribus v. Cassazione penale, sez. IV, 22<br />

novembre 2007, n. 2987).<br />

3.f.2) La revoca della sospensione con<strong>di</strong>zionale ai sensi dell’art.<br />

168 comma I n. 1) c.p.. Può essere revocata anche una pena applicata (e<br />

con<strong>di</strong>zionalmente sospesa) ex art. 444 c.p., perché “la revoca per<br />

condanna sopr<strong>avv</strong>enuta, prescinde dalla natura del provve<strong>di</strong>mento che<br />

vi ha dato causa, facendo esclusivo riferimento a una pena inflitta”,<br />

ancorchè con sentenza <strong>di</strong> patteggiamento (Cass. Sez. I 08/03/05 n.<br />

11717).<br />

Per potersi procedere alla revoca della sospensione con<strong>di</strong>zionale, il<br />

secondo reato deve essere commesso entro 5 anni dal passaggio in<br />

giu<strong>di</strong>cato della prima (giurisprudenza costante: ex pluribus Cass.<br />

19/02/2002 RV 223195).<br />

Va rilevato che l’identità dell’indole del reato commesso nel termine<br />

stabilito opera solo con riferimento alle contr<strong>avv</strong>enzioni e non si estende<br />

ai delitti. La conseguenza è che qualunque delitto (a prescindere dalla sua<br />

indole) è causa <strong>di</strong> revoca (Cass. Pen. Sez. I 15/02/2000 n. 1058).<br />

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