Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

More documents

Recommendations

Info

sopravvenuta ex art. 168, comma 1 n. 2, dello stesso codice, prescindono dalla natura del provvedimento che vi abbia dato causa, facendo esclusivo riferimento alla circostanza che una pena sia stata inflitta, ancorché con sentenza di patteggiamento, della quale, pertanto, deve tenersi conto ai predetti fini” (Cass. Sez. Un., 22.11.2000 n. 31). Tale ultimo orientamento risulta oramai consolidato anche se chi scrive non lo condivide. Non deve farsi riferimento la data del commesso reato ma della irrevocabilità delle due sentenze al fine di stabilire inizio e fine del termine dei 5 anni nei quali è possibile la revoca della sospensione condizionale (Cass. 03/12/2004, Sez. I, n. 605). 3.f.4) L’art. 168 comma IV (introdotto dalla legge 128/2001) in relazione all’art. 674 comma 1 bis. Sono stati ampliati i rimedi processuali esperibili nei casi di concessione di sospensione condizionale contra legem. E’ stata infatti introdotta la possibilità di revoca con successiva sentenza o in sede esecutiva (art. 674 comma 1 bis c.p.p.) di pene condizionalmente sospese nel caso in cui il soggetto abbia usufruito per due o più volte della sospensione condizionale, poiché al momento della singola emissione delle sentenze di condanna (ma la regola vale anche per le sentenze ex art. 444 c.p.p.) il certificato penale dell’imputato consentiva la concessione del beneficio. Si tratta di disposizione di carattere processuale soggetta alle regole del tempus regit actum, pur essendo norma di evidenti effetti sostanziali, con la conseguenza che “la revoca della sospensione condizionale della pena prevista dall’art. 168, comma 3, c.p. (aggiunto dall’art. 1 L. 26 marzo 2001, n. 128) anche per il caso in cui il beneficio sia stato concesso in violazione dell’art. 164, comma 4, stesso codice, non può operare per i benefici concessi con sentenze divenute definitive prima dell’entrata in vigore della citata legge.”. (Cass. Pen., Sez. I, 9/05/2002 n. 1942, Ric. Piccolo). Come si è visto, pertanto, la revoca della sospensione condizionale in sede esecutiva è materia particolarmente delicata, soggetta a continue interpretazioni da parte della giurisprudenza di legittimità e appare pertanto opportuno che prima di procedere o meno alla revoca del beneficio, intervenga una pronuncia del Giudice dell’Esecuzione, emessa 28
dopo aver ascoltato le parti in contraddittorio, secondo le regole previste in via generale dall’art. 666 e segg. c.p.p.. 4. L’art. 675 – falsità di documenti. L’accertata falsità di documenti o atti deve essere dichiarata dal Giudice e, se ciò non è avvenuto, vi provvede il Giudice dell’esecuzione. 5. L’art. 676 - altre competenze. Il giudice è competente anche per la declaratoria di estinzione del reato (ad es. ex art. 167 c.p. per il decorso dei cinque anni in caso di sospensione condizionale), di estinzione della pena (art. 172 Cod. Pen.), per la confisca e per la restituzione delle cose sequestrate. 6. L’incidente di esecuzione ai sensi dell’art. 670 c.p.p.. Nella fase esecutiva vera e propria può essere rimesso in discussione non solo il titolo esecutivo ma anche il suo corretto iter di formazione. Un titolo esecutivo può essere formalmente corretto ma, in realtà, non si è mai venuto a formare perché per esempio sono state effettuate irritualmente le notifiche dell’estratto contumaciale della sentenza, soprattutto se si tratta di soggetto irreperibile. Con una norma di portata generale il legislatore ha disciplinato, tramite l’art. 670 del codice di procedura penale, l’incidente di esecuzione teso a dimostrare la mancanza o l’inefficacia di un titolo esecutivo. La rubrica della norma è “questioni di un titolo esecutivo”; quindi, qualunque tipo di questione può essere posta. Il legislatore ha specificato che il principale compito cui è chiamato il Giudice dell’Esecuzione è la verifica, anche nel merito, “dell’osservanza delle garanzie previste nel caso di irreperibilità del condannato”. Un decreto di irreperibilità vale per una fase del giudizio, per un grado, ma non per tutto il processo. Ogni fase processuale prevede che vengano fatte nuove ricerche a partire dall’ultima residenza conosciuta e accertando se il soggetto sia ristretto in un istituto di pena. Ad ogni grado di giudizio questa verifica deve essere ripetuta; se non è ripetuta (e soprattutto se non viene effettuata questa verifica al momento 29
Page 1 and 2: CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOC
Page 3 and 4: INTRODUZIONE Presupposto del proces
Page 5 and 6: individuazione del Giudice dell’e
Page 7 and 8: E’ provvedimento obbligatorio,e c
Page 9 and 10: 4. L’art. 656 c.p.p. 4.a) La sosp
Page 11 and 12: 2) indipendentemente dall’entità
Page 13 and 14: Quando si inserisce un nuovo reato
Page 15 and 16: Ciò premesso, non può non osserva
Page 17 and 18: subordinata alla valutazione della
Page 19 and 20: precedente condanna venga assorbita
Page 21 and 22: In tale ultimo caso, essendovi stat
Page 23 and 24: 3.c) art. 669 - pluralità di sente
Page 25 and 26: Il dibattito giurisprudenziale ha v
Page 27: 3.f.3) La revoca della sospensione
Page 31 and 32: venga dimostrato (l’onere probato
Page 33 and 34: giudicato) era impossibile riconosc
Page 35: Ma se si tratta di soggetto recidiv

Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?