20.06.2013 Views

Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

Relazione avv. Cosimo PALUMBO - Ordine degli Avvocati di Ivrea

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> clemenza” (Cass. Sez. 1° penale, 3/10/2008 n.<br />

40662/08, ric. Pronestì, ine<strong>di</strong>ta).<br />

E’ noto che l’indulto è revocabile qualora nel quinquennio dalla entrata<br />

in vigore del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> clemenza, il condannato commetta un<br />

ulteriore reato per il quale riporti condanna detentiva non inferiore a due<br />

anni.<br />

Questa norma, <strong>di</strong> apparente semplicità, presenta in verità tre or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

problemi:<br />

a) la pena che conduce alla revoca dell’indulto deve essere pari o<br />

superiore a due anni; in altri termini la pena <strong>di</strong> due anni comporta la<br />

revoca dell’indulto, mentre non conduce a tale risultato una pena <strong>di</strong> 1<br />

anno e 11 mesi e 29 giorni.<br />

b) A questo ultimo proposito per condanna riportata si deve avere<br />

riguardo alla pena irrogata per il singolo reato; in altre parole se la<br />

condanna è pari o superiore a due anni ma tale risulta dall’applicazione<br />

della <strong>di</strong>sciplina del concorso formale o del reato continuato, se ogni<br />

singola pena per ogni singolo reato non supera i due anni, l’indulto non<br />

dovrà essere revocato.<br />

c) Anche la pena patteggiata pari o superiore a due anni comporta la<br />

revoca del beneficio.<br />

3.e) art. 673 – revoca della sentenza per abolizione del reato. .<br />

L’abolizione del reato può essere conseguenza <strong>di</strong> un intervento<br />

legislativo, oppure seguire ad una pronuncia della Corte Costituzionale.<br />

Questo il caso classico.<br />

Tuttavia, la casistica si arricchisce perché vi sono ipotesi in cui un reato,<br />

prima perseguibile d’ufficio, <strong>di</strong>viene proce<strong>di</strong>bile a querela <strong>di</strong> parte.<br />

E’ il caso del furto semplice, <strong>di</strong>venuto proce<strong>di</strong>bile a querela con la legge<br />

25/06/1999 n. 205.<br />

Così <strong>di</strong>casi per il reato <strong>di</strong> oltraggio a pubblico ufficiale, abrogato con la<br />

medesima legge (ma prima oggetto <strong>di</strong> declaratoria <strong>di</strong> incostituzionalità) e<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>venuto perseguibile a querela, ove integrata la fattispecie <strong>di</strong> cui<br />

all'art. 594 c.p. (ingiurie). Il quesito è se la sentenza <strong>di</strong>venuta irrevocabile<br />

prima del 25/06/1999 per uno <strong>di</strong> questi due reati è revocabile ai sensi<br />

dell'art. 673 c.p.p.<br />

24

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!