La cucina del mare - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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46<br />
QUALITALY<br />
PROFESSIONE + LEGISLAZIONE<br />
INCENDI, ATTENTI<br />
alle ispezioni<br />
Vie di esodo<br />
numero<br />
In un ambiente con più di 50 persone<br />
le uscite devono essere almeno due.<br />
Nei locali di pubblico spettacolo<br />
dovrebbero essere tre, ma una deroga<br />
generale accetta due uscite per locali<br />
che ospitano non più di 150 persone.<br />
larghezza<br />
Si calcola sulla base di “moduli”<br />
di 60 cm e sulla tipologia <strong>del</strong> locale.<br />
Di solito il deflusso è di 50 persone<br />
a modulo: se un locale ha una porta<br />
da 120 cm la sua capacità di deflusso<br />
è di 100 persone.<br />
altre specifiche<br />
Le uscite devono essere alte almeno<br />
2 m, apertura verso l’esterno,<br />
maniglioni antipanico, segnalazione<br />
luminosa appropriata.<br />
I principi <strong>del</strong>la normativa<br />
e gli obblighi per locali pubblici<br />
Nel cuore <strong>del</strong>la Milano<br />
più mondana, il Nepentha di<br />
piazza Diaz, a due passi dal Duomo,<br />
è uno dei locali simbolo <strong>del</strong>la<br />
movida meneghina. Ha fatto<br />
così scalpore la chiusura <strong>del</strong><br />
locale, nell’aprile 2010, a causa<br />
di inadempienze alle norme di<br />
prevenzione incendi.<br />
Pare che le cose siano andate<br />
così: in base al Certifi cato prevenzione<br />
incendi rilasciato dai<br />
Vigili <strong>del</strong> Fuoco nel 2004, la<br />
capienza <strong>del</strong> locale non poteva<br />
superare le 150 persone: la collocazione<br />
in un seminterrato e<br />
la presenza di due uscite di sicurezza<br />
imponevano, secondo<br />
i tecnici questo limite. Ma il<br />
successo <strong>del</strong> Nepentha ha fatto<br />
sì che l’affl usso di persone fosse<br />
diffi cile da controllare. Un avventore<br />
(o, chissà, qualche concorrente<br />
geloso) ha segnalato il<br />
sovraffollamento alle autorità e<br />
sono scattate le ispezioni.<br />
testo di Riccardo Oldani<br />
«Ci sono stati due controlli - dice<br />
Gianluca Chiodoro, che si occupa<br />
<strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong> Nepentha<br />
- il primo a febbraio, al quale è<br />
seguita una diffi da, e il secondo<br />
il 17 aprile, che ha determinato<br />
la chiusura. Da lì è iniziata una<br />
via crucis che si è conclusa a fi ne<br />
gennaio di quest’anno, quando<br />
abbiamo fi nalmente riaperto.<br />
Nel frattempo abbiamo dovuto<br />
fare lavori di adeguamento per<br />
ampliare le uscite di sicurezza.<br />
Finiti i lavori abbiamo attivato<br />
i nostri avvocati per presentare<br />
un’istanza in tribunale e riottenere<br />
la licenza». <strong>Il</strong> giudice Elisabetta<br />
Canevini ha accolto la<br />
richiesta e il locale è stato immediatamente<br />
riaperto. Tra le migliorie<br />
apportate al locale anche<br />
il rifacimento <strong>del</strong>la segnaletica<br />
d’emergenza e la messa in sicurezza<br />
di un magazzino, dove venivano<br />
custoditi gli alcolici. E il<br />
Nepentha non è l’unica vittima<br />
la prevenzione<br />
AGOSTO-SETTEMBRE-2011 1