Un percorso montano forinese e le sue storie di vita

INTRODUZIONE
I monti che circondano Forino ci narrano di tante leggende e di altrettante
storie. Le leggende necessitano di molta fantasia per crearle
e raccontarle, e in qualche caso celano, tra la loro poesia, alcune verità.
Le storie, invece, ci vengono a raccontare le gesta degli uomini.
Non necessariamente devono essere storie che narrano di eroi e di
sfide vinte o perse, possono essere anche storie semplici, di vite vissute
in modo normale. Storie legate alla natura, alla terra. Storie, che
lette tra le righe, presentano contenuti pari alle leggende. Quelle che
andiamo a conoscere sono storie del passato, storie di lavoro e sofferenza,
sono tante piccole storie che ruotano intorno ad un sentiero
montano. Intorno ad esso si sono vissute storie semplici: quelle di
carrettieri, questuanti, viandanti, lavoratori di varia specie. E anche di
qualche malfattore, come dimenticarsene. Ma perché narrare di queste
storie nella storia? Per curiosità. La curiosità nata dalla narrazione
delle suggestioni suggeritemi dalle poche cose raccontatemi da Biagio.
Una persona con una grande esperienza di vita che vive in Australia,
e che ora, dopo una vita votata al lavoro, si sta godendo meritatamente
la sua numerosa discendenza. Un giorno di febbraio del 2004, tra i
messaggi in arrivo sulla posta elettronica del sito internet che curo,
http://www.salutidaforino.it/, trovai questa e-mail:
“Saluti da Sidney, Australia.
Ciao, ho visitato il vostro sito e vi dico grazie. Grazie perché a Forino c’è
una parte della mia vita e voglio chiedervi un favore, se potete aiutarmi. Io
feci il carbonaio con mio padre tra le vostre montagne subito dopo la guerra,
negli anni ’40. Ora vi spiego: allora dodicenne venivo a piedi da Aterrana
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